mercoledì 30 novembre 2011

Psiche ed Eros: blog professionale

Cari lettori e lettrici di Antico Codice,
ho creato un blog chiamato "Psiche ed Eros", per le comunicazioni più professionali, per l'attività da psicologo. Leggete anche questo, i blog saranno collegati, ed Antico Codice resterà il blog-base a livello ideale, esoterico, astrologico e cavalleresco.
Vi aspetto su ambedue!

www.psicheederos.blogspot.com

sabato 29 ottobre 2011

Antico Codice - discussioni su FB

Cari amici, per avere maggiore agilità di discussione, e quel dialogo serrato e di facile reperibilità che è tipico di Facebook, vi annuncio la creazione della Pagina FB "Antico Codice - La Chat Rotonda": gli articoli qui ci saranno sempre, ma ne discutiamo colloquialmente su FB, sia per scritto sia per video. Specie laddove troviate qualche problema di inserimento e di botta/risposta.
Vi aspetto!
http://www.facebook.com/profile.php?id=1528864699#!/pages/Antico-Codice-La-Chat-Rotonda/216379438431198?sk=wall

Il Duello - regole

Noi fedeli all’Antico Codice sappiamo che le soluzioni barbariche hanno un doppio vantaggio: non sono trovate da ignoranti (in una visione molto fessa della Storia, lineare, dal più coglione al più evoluto solo col fattore Tempo! Una vera visione limitante, come se moderno equivalesse per forza a migliore), ma sono trovate ancestrali, tese a rendere onore all’Istinto e alle Leggi dell’Anima.
Contrariamente a quel che si può pensare, infatti, il Duello risponde ad un’esigenza psicologica nobilissima: quella di dirimere una contesa in un modo che è al contempo concreto e simbolico.
E va al Cuore, senza preamboli.
Oggi viviamo in un’epoca che più che civile, democratica o evoluta, è burocratica: se trovi tua moglie a letto con un altro, devi fare tutto un giro astruso: discussioni morbose sul rapporto con tua moglie, psicoterapia di coppia, esami di coscienza, litigarci o non litigarci, trasmissioni in TV che parlano per l’ennesima volta del tradimento, ecc.. Se uno ti dice “stronzo” c’è la denuncia per insulti, turpiloquio, tutta una tiritera di cavilli sui diritti della persona, la buona educazione, la privacy ecc.. E così di seguito.
Perché “siamo civilizzati”?
No, perché è roba burocratica, e perché al Moderno piace parlare a vuoto e non va al sodo.
L’uomo antico, invece, non stava a cavillare su valori strani: se trova sua moglie a letto con un tizio, sa benissimo che il punto della questione non è farsi un esame di coscienza sul rapporto, ma una bella catarsi simbolica. A lui non frega proprio niente di stare a sentire la terapia di coppia, ha le corna e vuole dare una lezione all’altro. Ha ragione? Ha torto? E chi lo sa. Vuole dimostrare qualcosa. Fosse pure con modalità rituali, puramente simboliche. In fondo, anche lo Sport è così.
Anche fra gli animali, i duelli fra maschi della stessa specie sono ritualizzati, raramente mortali.
So di essere provocatorio, ma intendiamoci: se fosse reintrodotto il Duello con armi finte (spade di gomma, pistole a pittura), puramente rituale, molti problemi, liti e fisime sarebbero risolte.
“E perché dovremmo affidare alla Violenza il Diritto?” – chiederà il legalitario;
“Perché le cose o le fai o non le fai!” – rispondo io – “Non è che puoi vivere senza responsabilità, difeso dietro valori astratti. Se ti sta sulle palle un nemico, assumiti rischio e sfida! E se perdi, hai perso. Boh, vendicati, riprovaci dopo un anno, allenati, basta che non rompi le palle con complicazioni varie e soprattutto che non maceri le tue emozioni da frustrato. Sii spontaneo! E poi attenzione: non è violenza, ma Valore, il che è nettamente superiore. Ѐ Istinto ed è Fare Anima.”

E vediamo quali sono le regole del Duello, perlomeno per come le ha redatte nel 1836 il Conte di Chateuvillard in un suo manuale cavalleresco per duellatori:

L’OFFESA

Uno ti offende. Per una serie di motivi e circostanze: magari ha dato della troia alla tua ragazza, o ti ha detto che non vali niente davanti a qualcuno a cui tieni, o boh, un qualsiasi insulto. Se ritieni di essere offeso al punto di esigere un duello, si dichiara la cosa.
E l’altro, bada bene, è liberissimo di non accettare.
Una nota interessante merita l’usanza famosa di sfidare menando in faccia il guanto, che indica il presentarsi a mano scoperta, cosa che facilita il leale riscontro di una ferita alla mano, sufficiente per l’esito di uno scontro al primo sangue. Indica pertanto lealtà e affrontarsi senza tema di graffi.

PREPARAZIONE

La lettera di sfida va consegnata massimo la sera stessa o l’indomani, dato che il duello per legge deva avvenire entro 48 ore dall’offesa. Si invia la missiva all’offensore, e si scelgono due testimoni, specialmente se il duello è di sciabola (per lo stocco basta spesso un testimone). Si sceglie appunto l’arma (Spada, Stocco, Sciabola o Pistola), e si comunica ora e luogo dell’incontro.
Se lo sfidato rifiuta, questo equivale ad un sottrarsi allo scontro, e sarà quello il verdetto annotato, con eventuali motivazioni: perché le sfide sono di varia entità e natura, e soprattutto lo sfidante e lo sfidato sono di varia natura. Esistono tanti modi di accettare o non accettare un duello: c'è la controsfida (cioè rifiutare il duello lanciando una diversa sfida); la resa (ammettere di aver torto o di aver paura); il disprezzo (snobbare la sfida reputandola indegna); e così via. L'Onore è una cosa che si misura col cuore, e un uomo può esprimerlo in varii modi.

PRESENTAZIONE

Ogni duellatore deve presentarsi puntuale con i suoi 2 testimoni, l’arma regolamentare (ispezionata dai testimoni) e farsi perquisire dimostrando di indossare una semplice camicia senza niente sotto, e abiti privi di insidie, protezioni e armi nascoste. Opporsi a questo, significa rifiutare il duello.
La presentazione, non deve durare più di 10 minuti, dacché non devono passare più di 10 minuti dall’orario pattuito, o comunque dall’incontro. Tutto è molto “a caldo”, nel Duello.

CONDIZIONI E REGOLE

Si stabilisce prima se il duello sarà al primo sangue o all’ultimo sangue: se cioè basterà un graffio o se sarà necessario un colpo “mortale” (vero o per finta che sia) per determinare l’esito del duello.
Per questo l’uniforme da Scherma è bianca: per mostrare subito il primo sangue.
Ѐ vietato
• mancare di rispetto alla parola data: se l’avversario chiede pietà per la famiglia, o chiede che il suo corpo venga lasciato ai suoi cari in caso di Morte, o se chiede di essere lasciato in pace dopo il duello comunque vada, o se pattuisce altro, e gli si dà la parola, è grave viltà mancare poi alla parola data;
• colpire l’avversario caduto, arreso, disarmato (se non fa parte di una tecnica subitanea, che disarma e colpisce insieme) o comunque inoffensivo;
• colpire alle spalle il vincitore mentre va via;
• colpire alle spalle l’avversario arreso che sta andandosene dichiarandosi sconfitto o ritirato;
• infrangere una condizione del duello: ad esempio, continuare a colpire dopo il primo sangue, o infliggere un colpo che era stato pattuito in partenza come basso, vietato o scorretto;
• infierire, come abbiamo detto, però è permesso ovviamente continuare a difendersi se il ferito reagisce contrattaccando irosamente: cioè, in quel caso sarebbe il ferito a non rispettare la regola.

ARMI

Le armi classiche da duello sono Spada, Stocco, Sciabola e Pistola.
Cioè una spada che taglia e trafigge (tipo medievale o giapponese o cinese, insomma una spada classica da cavaliere), una spada che agisce solo di punta (stocco), una che fende prevalentemente di taglio (sciabola) o la pistola (classicamente, quella a pietra focaia, a un sol colpo, o la Colt western). Se però i duellanti vogliono un’altra arma per motivi simbolici, anche bizzarra, come un bastone, un cucchiaio o qualsiasi altro strumento, devono pattuirlo e spiegarlo agli arbitri.

REGOLE PER LA PISTOLA

Con la pistola si può duellare in vari modi, rigidamente codificati, sempre a una distanza compresa fra i 15 e i 35 passi l’uno dall’altro. Ad esempio si può duellare DA FERMI (uno spara, e se non ha colpito l’altro o se quello è leggermente ferito e vuole rispondere deve attendere che l’altro spari).
Oppure AVANZANDO (a marchèr), o su LINEE PARALLELE, o secondo le regole del WEST battendosi su tempo e precisione, istintivamente, o dandosi le spalle per poi girarsi al comando dell’arbitro. In ogni caso, le regole (molto raffinate e raffinabili) vanno pattuite prima, eventualmente con condizioni ben precise che i duellatori dovranno accettare pena l’accusa di assassinio in caso di uccisione dell’altro fuori regolamento.

CONSIDERAZIONI FINALI

Oggi, il Duello nobilmente inteso non è contemplato dalla legge, ma potrebbe benissimo essere una forma sportiva: in fondo la legge accetta che due pugili si spacchino la faccia sul ring, spesso con gravi ripercussioni sulla Salute a lungo termine – perché non dovrebbe accettare che due si sfidino a colpi di spada di bambù, o di gomma, o di paintball? E lo farebbero con nobili regole romantiche.
Mica robetta.
Meditate gente! E sempre Forza, Amore e Onore!

giovedì 13 ottobre 2011

Nolite timere

Nolite timere, Antico Codice non perit!

Sto preparando nuovi post e avremo belle schede e articoli vari su duelli, cavalieri, arme et amori. Antico Codice vive!


Subito di seguito avremo:

* un post sulle regole del Duello

* post di attualità

Forza e Onore amici!

sabato 2 luglio 2011

Coltivare e Allenare l'Energia Sessuale

Bisogna aver cura della propria Sessualità, non solo curarla nel senso terapeutico del termine. Se nelle donne la cura del Sesso riguarda soprattutto l'attenzione ai ritmi psico-biologici, alle fasi Lunari, ai richiami sottili del Corpo, per noi maschi la cura del Sesso richiede perizia, rispetto per la potenza dell'Istinto, ed un aspetto squisitamente "dinamico", cioè la coltivazione e il buon uso dell'Energia. Dinamico nel senso, anche, di "dinamo", ossia la carica che si dà a una batteria per polarizzarla bene. Infatti il sesso maschile ha un importante aspetto di accumulo/emanazione di Energia, che i genitali femminili non hanno, o hanno in modo diverso. Il Seme è l'Essenza dell'Energia Yang: questo fluido incredibile è composto di sostanze di elevatissimo potere biochimico, contiene proteine, minerali, zuccheri, e una grande quantità di ATP, di Energia cellulare - basti pensare a quanto si muovono gli spermatozoi, e quella dynamis chi gliela dà, se non l'uomo stesso? Gliela diamo noi. E' ATP nostro, è dell'organismo maschile, è carica dell'uomo. Non stupisce che gli Antichi abbiano attribuito tanto potere, e abbiano espresso tanta cura, per il Seme. Dagli Yogi ai pugili, tutti sanno del suo potere. Skanda, il Dio del Seme indiano, il Dio della Guerra, chiamato Lo Zampillante, perché associato all'eiaculazione ma anche ai suoi prodigiosi salti in combattimento, è proprio espressione di questo binomio, Seme-Guerriero. Addirittura, è scientificamente provato che nello Sperma c'è molto Zinco, metallo che funge da catalizzatore per l'assimilazione del Testosterone ai tessuti: come fa l'Insulina con lo Zucchero, per intenderci.
Sono stati condotti molti esperimenti, ad esempio, sulla regola per cui Sesso e Sport attingono alla stessa riserva di Energia Yang: i risultati appaiono a vlte contraddittori, ma ad un più attento esame non è così. Infatti, alcuni studi dimostrano che sì, dopo un bell'amplesso i valori di Testosterone aumentano, ma è logico: come a dire: se sei a digiuno, un pacchetto di crackers a Mezzogiorno non ti sazia, anzi ti aumenta la fame. Ma ciò non dimostra che "il cibo non sazia". Dipende dalla proporzione fra cibo e fame: poco cibo aumenta la fame arretrata, ma molto cibo la sazia. Allora stesso modo, un solo amplesso prima della gara certo, aumenta ormoni e buonumore, ma a patto di contare su una bella riserva! Quindi, Sport o no, vale la regola generale che Azione, Seme e Vitalità sono collegati. E lo sono biunivocamente: più Zinco aumenta il Testosterone, più Testosterone aumenta la produzione di Seme. E' un circolo virtuoso, come l'Ossitocina per la Donna. L'uomo che vuole centrarsi bene sulla propria Natura deve necessariamente trovare il SUO modo di vivere la Sessualità e coltivarne l'Energia. Anche il Tema Astrale ovviamente aiuta in questo: dal Tema si evince che tipo di Sessualità ha una persona. Un uomo con Marte in Vergine, ad esempio, magari trigono a Urano, sarà un genio della Tecnica ma nulla a che vedere con la passionalità pura di uno con Marte e Plutone in Scorpione sestile alla Luna, o a Giove. Per esempio. Trova dunque la tua Sessualità.

giovedì 9 giugno 2011

L'Allenamento

Siamo nei giorni dell'Angelo dello Stress, per cui vien bene scrivere qualcosa su una pratica che ha molto a che fare con lo Stress: l'Allenamento. Stresso vuol dire "provare, far reagire a condizioni che mettono a dura prova": secondo il pioniere degli studi sullo Stress, Hans Selye, infatti, la definizione psicologica di Stress è "Sindrome Generale da Adattamento". E' il famoso coping, ossia, far fronte all'evenienza, reagire sensatamente, utilmente.

Tutto ciò che è Forza, che è Yang, che è Potenza, si allena mettendolo a prova, facciamo l'esempio dei muscoli e del combattimento:

PRINCIPIO DI 100-60: perché nella realtà della lotta è piena di fattori imprevisti e di adrenalina, di improvvisazione e di colpi impoderabili, per cui bisogna sempre allenarsi "100" per poter ottenere almeno un buon "60" al momento dello scontro reale.

PRINCIPIO DI RIPARAZIONE: i muscoli crescono e si rafforzano non solo perché il sistema nervoso si abitua a calibrarsi su un registro superiore, ma anche perché, provati duramente, i muscoli si sfibrano a livello microscopico, e il processo di riempimento e riparazione li ingrossa. Mettere alla prova = Rinforzare.

PRINCIPIO DELLA TECNICA E DELLA SPONTANEITA': il Principiante è genio spontaneo ma manca di tecnica; l'allievo perde spontaneità e inizia a memorizzare le tecniche; l'allievo esperto padroneggia la tecnica e ritrova i riflessi spontanei; il Maestro è genio spontaneo come il Principiante, e le tecniche le ha così automatizzate da non doverci più pensare troppo. Automatizzare soddisfa sia questo principio, sia quello di "100-60", perché pone la perfezione del movimento "pulito" al servizio dell'urgenza istintiva. La miglior Tecnica è in ogni caso quella elastica e che dà un buon supporto all'Istinto.

PRINCIPIO DELLE POTENZIALITA': quando ci si allena si impara a tirar fuori da una situazione (una presa, un pugno, una zuffa) tutto quel che si può estrarne, ed è sempre molto! Si impara a non incastrarsi su aspetti inutili, e ad agire/reagire in modo utile e sorprendente.

STRATEGIA: ovvio che il miglior guerriero in battaglia è quello che pianifica l'azione, come dice anche Paulo Coelho. A volte, la Strategia sfrutta dei paradossi, come il fatto che avvicinarsi al pericolo consente di gestirlo meglio, come vedremo nel post dedicato alla Corrida.

REALISMO: "la lama si affila sulla pietra, l'uomo su un altro uomo". Niente può sostituire del tutto l'allenamento con gli altri: in battaglia troverai sempre uomini, mai sacchi.

Questi sono alcuni esempi per capire a cosa serve l'Allenamento.

Un buon allenamento deve essere completo:
deve includere cardio, esercizi ripetitivi, circuiti a tappe, misurazione del battito cardiaco, tecniche codificate, e prova pratica coi compagni. EVITARE, sempre, cose inappropriate al livello dell'allievo! Ad esempio, il combattimento può essere fatto provare al principiante come esempio di realtà pratica, ma all'inizio solo per quello. Se no, li metti a far cose scoordinate, senza senso: vedi ragazzini che si tirano i capelli, spadaccini timidi che combattono con le braccia eccessivamente tese in avanti, ecc. No. Tecnica e Pratica. E l'Energia, è ovvio, è la Passione. Prima si automatizzano le tecniche (pulite, benfatte, a ripetizione, con una geometria cinestesica), poi le si applica "in mischia". Non va trascurato ne' un aspetto, ne' l'altro. Così come c'è tutto un "galateo" della pedagogia marziale: evitare ostentazioni, dissuadere i montati, insegnare ai giovanissimi ad apprendere - locuzione curiosa, insegnare come si apprende! Nel senso che con un buon metodo si apprende subito, proporzionalmente alle inclinazioni dell'atleta, così come con una buona dieta i risultati si vedono, proporzionalmente al fisico e alla vita del paziente. Stesso principio. Sul galateo dell'allenatore, consiglio il riferimento al testo di Locantore e Maccaro "MGA - Metodo Globale di Autodifesa", e "la Via della Strategia" di Lovret.

sabato 4 giugno 2011

La Legge e l'Io - parte I

Nel film Cobra, un classico dell'Azione anni '80, Stallone risponde così al criminale che nomina i cavilli giuridici che lo avrebbero dovuto scagionare: "Qui la legge si ferma e comincio io". Ovviamente, il cattivo poco dopo finisce bruciato vivo, e Stallone se ne va in moto con la bionda.
Ma quella frase è grandemente veritiera: esiste di base, un rapporto preciso fra il concetto di Legge, e l'Io. Se per Io intendiamo l'Io Solare, eroico, epico, vediamo anche nell'Astrologia che i 4 Segni marcatamente Maschili (Ariete, Leone, Scorpione e Capricorno) hanno tutti un preciso rapporto con l'idea di Legge, e non rispondono all'idea del "bravo obbediente":

* L'Ariete (Marte, Plutone e Sole) è caporalesco e gerarchico, ma indomito e diametralmente opposto alla legalitaria Bilancia (Venere e Saturno): nell'Ariete, che è il primo Segno attivo e Yang dello Zodiaco, Saturno-Legge è addirittura in caduta, ossia nel suo svantaggio.

* Il Leone (Sole) è Re, ma il Re è arbitrario, individualista, equo e giusto solo se per carattere è portato alla Giustizia, come Artù. Di certo, non è collettivista e diffusivo come l'opposto Aquario.
* Lo Scorpione (Marte, Plutone, Mercurio) è aggressivo e indomito, e spiccatamente portato all'idea di nomadismo guerriero, in antitesi alla massiccia staticità del Toro, Segno economico, terriero, nutritivo-matriarcale-tellurico.

* Il Capricorno (Saturno, Urano e Marte) è l'Adulto, il Rigido, opposto all'Infantile-Cancro, ed è un Segno mascolino ma portato, per via di Saturno, alla Legalità. Che però in lui non è legalitarismo sociale, ma Struttura, Dominio, Forza, Identità, Necessità, Dovere, Durezza stoica.

Ne consegue che, per l'Eroe Solare, per lo Yang, la Legge o è Forza propria, Nerbo, o non è.

Dialetticamente, in Bilancia, Aquario, Toro e Cancro troviamo: la difesa del Noi condiviso (Bilancia), la tutela delle libertà collettive (Aquario), la tutela dell'orto "mangia e sta' buono" (Toro) e la tutela dell'Intimità e della Casa (Cancro).

D'altronde, l'Eroe è sempre un po' fuorilegge: per essere eroe, che si tratti di Indra o di Renegade, di Lucifero o di Gesù, di Prometeo o Ares, di Thor dei fumetti o di Iron Man, e chi più ne ha più ne metta, l'Eroe è fondamentalmente uno che fa come cazzo gli pare. E lo fa sia perché fa parte di una Legge più vera, e sia perché, a prescindere, agisce secondo l'Io, secondo Cuore. Questo è la stessa cosa che dissi nel post dell'Estate scorsa sull'Eroe e sull'Equilibrio: l'Eroe non è caotico, è la parte dinamica di un Equilibrio superiore. Serve una Legge superiore, che spesso dà filo da torcere alle leggi contingenti, ai cavilli burocratici delle regolette vigenti. Infatti le grandi Leggi Spirituali non sono mai regolette, ma sono dati di fatto, dinamiche divine, come le Leggi di Natura. Le leggi correnti sono invece strutture ideate dall'Uomo e continuamente perfezionabili, che comunque sottostanno alla priorità del Cuore. Come disse Gesù, "il Sabato è stato fatto per l'Uomo, e non l'Uomo per il Sabato". Un gioco è fatto prima di gioco, e poi di regole, che servono a dargli una struttura, ma il punto è il Divertimento. Come si applica tutto ciò alla Vita concreta? Beh fate una prova:

Sfogliate un qualsiasi codice giuridico: a dar retta a quello,

1) vivremmo in un mondo stilizzato e asettico: la macchina sarebbe "il veicolo", il tuo migliore amico sarebbe "la persona", tua moglie sarebbe "il coniuge". La Vita è più colorita di così!

2) ogni cavillo è soggetto a interpretazioni, e le parole faticano a tener testa ai fatti: nel mito scandinavo, il Dio del Male riesce a scampare alla decapitazione perché sostiene che è stato condannato al taglio della testa, ma da nessuna parte sta scritto di tagliargli il collo. Sono sottigliezze in cui attecchisce il Male. Allora gli Dei gli cuciono la bocca! A volte, l'unica Legge inequivocabile è quella intuitiva, quella del Sentimento. A dar retta ai cavilli, non s'arriva!

3) nessuna regola è accettata prima di essere codificata: ogni codice accettato nasce da qualcuno che l'ha inventato (o scoperto) e l'ha fatto valere. La Democrazia è nata dalle rivoluzioni violente. Ciò che oggi è Legge, ieri era ribellione illegale. Quindi cosniderare sì le leggi note, ma seguire sempre ciò che suggerisce l'Istinto, il Cuore, come sempre: prima viene il Sentimento, poi gli costruiamo regole e supporti e strade degne. Che le parole siano supporto alla Giustizia del Cuore, e non suo ostacolo.

In fondo, se non mangio i bambini non è perché lo vieta la Legge, ma perché mi fa orrore.

Questa è la I parte, quella di tono spirituale. Seguirà una II parte, in cui parleremo di come il Maschile, nella vita di tutti i giorni, si manifesta "Legale" o "illegale". A presto!

venerdì 20 maggio 2011

Cercare la Gloria

La famosa Gloria.
Famosa sia nel senso di decantata, sia nel senso che è connessa alla Fama.

Che non è soltanto un valore "esteriore", come vorrebbe qualche miope moralista, ma è l'entrare di un uomo nella dimensione della Storia - la Storia del Mondo, il Fare Anima, e quel che dice il professore de L'Attimo Fuggente:

"Il possente spettacolo continua, e tu puoi contribuire con un verso.".

Ogni uomo è chiamato a una missione. La spada di Navarre, in Ladyhawke, ha incastonate gemme, una per ogni impresa di chi la impugna: ogni generazione celebra su quell'elsa le proprie imprese. E' questa la "Gloria": far splendere il proprio Destino nel Destino del Mondo. Bisogna cercarla, bisogna sperare che capiti l'Occasione, e allenarsi a coglierla. E' anche perciò che i guerrieri, anticamente, si allenavano con un senso di attesa: un Guerriero sa che, quando il Destino verrà a porre la sua sfida, lui dovrà saper agire bene. E' uno sporne che ogni Guerriero conosce. C'è sempre, nei film d'azione, quella scena facilmente parodiabile in cui scatta la frase fatidica dell'amico, o dell'allenatore: l'Eroe perde un attimo fiducia, e l'altro gli ricorda un buon motivo per incazzarsi, e aggiunge: "L'hai dimenticato?" - e l'Eroe torna in sè, e trionfa.

Ed è così: c'è un elemento di sfida, di "preparati!" nella ricerca della Gloria, e nel carattere Yang in generale. Come le donne si preparano al Matrimonio, o all'Amore, un uomo si prepara al momento in cui dovrà dimostrare di entrare nella Storia.

Che sia una partita di calcio o una conquista, che sia salvare la famiglia da un incendio o difendere i propri cari, l'imperativo è: "Quando la Gloria busserà, non farti trovare impreparato".

Ed è un bel modo di vivere.

Ogni occasione, ogni bella donna ce lo ricorda: siamo all'altezza del sogno di noi stessi? E allora avanti!

Come dice Brancaleone:

"Una sola cosa avemo a facere: PUGNARE!"

Prepariamoci alla Gloria, amici! 0:-)

martedì 3 maggio 2011

Duelli fra Re

Obama ha annunciato la Morte di Bin Laden, e ha detto: "Giustizia è fatta". Non conosco Bin Laden, non ci ho mai parlato, non so che tipo d'uomo fosse, so quello che sanno tutti su di lui - pertanto, non mi interessa disquisire sulla figura sua, o di Obama. Le considerazioni geopolitiche, storiche, complottistiche, sono materia d'altre occasioni, ne sa di più Michael Moore o gente tipo lui. A me interessa, in questo caso, porre l'accento sul fatto crudo: un Presidente, un Re diciamo, ha annunciato gaudium magnum che l'America ha ucciso il Re rivale. Qualche pacifista ha subito storto il naso: "non si dovrebbe gioire della morte di nessuno.". Vero, nell'ottica pacifista. Senz'altro sarebbe coerente dirlo se si insiste sulla Democrazia, ma io ho trovato spontaneo e naturale il giubilo americano per la fine del loro nemico. E' infatti uno schema che l'Anima afferra, gradisce, sente: al termine di una battaglia sanguinosa, il Nemico viene ucciso. E tanto basta.
I bambini, nei loro giochi, fanno crepare regolarmente i cattivi. Oggi il telespettatore ingenuo viene accusato dai complottisti, dagli alternativi, di bersi le storielle così come "il Sistema" le dà. In realtà, il politicante che fa guerra per interessi loschi, e il pacifista che odia sia le guerre che gli eroismi, sono due aridi: uno è arido e delinquente, l'altro butta via il bambino con l'acqua sporca. Il politicante corrotto dice "devo fare la guerra per vendere armi e droga", il pacifista dice "sogno un mondo senza eroi". Il vero Guerriero dice "vado in guerra per la Gloria e per Amore". L'Uomo Selvatico può pure, a volte,diffidare delle notizie date, può essere critico, ma non è contro la retorica eroica, anzi: che una notizia sia scremata o no, guarda il succo. Un conto è essere svegli e critici, un conto è rifiutare la potenza epica di una cosa. Si gode il Mondo così com'è: un Mondo in cui, alla fine, giri di parole democratici o no, un Re combatte contro un altro Re, e il vincitore celebra la vittoria. Magari può non essere del tutto così ingenua la vera vicenda, ma ok, fosse pure retorica, dobbiamo quantomeno prenderla a modello di come è naturale che vadano le cose: si ama, si combatte, si fa fuori il nemico, si celebra. Ricordate: la fine della II Guerra Mondiale non furono i patti politici, le carte burocratiche, la geopolitica o la geoeconomia: la fine della II Guerra Mondiale è quella foto in cui il marinaio bacia la signorina. Punto. Il resto sono postille in calce, note a piè di pagina. Anche nella Guerra di Troia c'erano motivazioni geopolitiche, ma.... francamente, rispetto alla potenza letteraria, poetica, dell'Iliade.... sticazzi della geopolitica!!!! La Poesia, signori e signore. La Poesia. La Passione, il Simbolo.

giovedì 14 aprile 2011

La Politica dell'Uomo Libero: inventati qualcosa, non chiedere permessi, gioca.

Esci dal pensiero sociale, e abbraccia la mia Politica Guascona!
Non siete stufi dell'Homo Oeconomicus, dell'Homo Socialis, del pensiero vincolato all'allattamento della Grande Madre del Consumismo, della Politica del Brusio democratico, del blaterare rumorese?

Ci sono due tipo di uomo schiavo del Sociale: quello impegnato, politicante, e quello lattante.

Il politicante è uno che vuole pure combinare qualcosa, ma ragiona solo nei binari dello Status Quo, parla politichese, ha obiettivi plausibili in politichese, e il suo potenziale energetico è sempre nell'ambito dell'equazione:

Trovata Possibile = Io : tutte le altre teste d'accordo = circa il 2-5% del suo potenziale singolo.

Perché si preoccupa di bilanciare il suo pensiero con quello che per tutti è plausibile. E' di questo tipo la maggior parte delle persone che sono attive politicamente, ma non hanno individualismo, non hanno personalità, perché le loro affermazioni sono continuamente "tassate" e indebolite dal bisogno di rientrare nel senso comune. Ad esempio, il politico che fa il fattibile senza uscire mai dai dogmi della sua cultura. E il suo pensiero, più meno, sempre media fa.

In fondo, tutte le cose non sono comuni prima di essere inventate: Platone non leggeva Platone, ha inventato Platone. Le cose ci sono perché qualcuno le ha scoperte, e come dissero Nietzsche e Gibran:

"Il genio spalanca le strade, i moderati le appianano e le adornano."

"Il Rivoluzionario è un pettirosso audace di una Primavera timida."

Quand'è che uno esce dal pensiero politicante? Quando dice una cosa francamente, e la persegue con baldanza individualista. Ad esempio, quando Gesù dice "Date a Cesare quel che è di Cesare", o quando dice "Che ci importa a te a me, donna?" - esprime questo concetto.

Ma a me, obiettivamente, che me ne frega di quello che è plausibile in media?

Se volessi fare l'Imperatore?

Embé?

Un politico franco direbbe: "Sono entrato in Politica perché ho i numeri per comandare, se mi gira tiro su case, scuole e templi, e voglio un carro trainato da tigri. Come non si può? Chi l'ha detto?" - questa innocenza da bambino è il miglior antidoto al Politichese.

Voi direte: ma è più egocentrismo che altro.

Beh, intanto sono impulsi del Cuore, ma anche l'Altruismo lo è. Un uomo naturale, sincero, sarà anche libero di essere giocosamente altruista, e più autenticamente tollerante.

Ma l'altro tipo è ancora peggio: è il Lattante.

Vive lamentandosi e per questo si crede una testa calda. Aspetta che la Madre Società provveda a lui. Se ha velleità artistiche, non inizia a dipingere, ma inizia a manifestare per la libertà di pensiero. Se vuole studiare, non si mette a studiare, manifesta perché ALTRI gli diano modo di studiare. Se vuole fottere, si batte perché tutti gli dicano "Sì, sei sessualmente libero.". Se è spiritualmente alla ricerca, passerà il 70% del suo tempo a lagnarsi dell'aridità dell'Occidente, o delle teorie del complotto, o comunque troverà un cattivone che vuole tarpare le ali alle anime - per sentirsi vittima, e senza il quale non avrebbe scuse.

La verità, amici miei, è che lo Spirito Selvatico è più perfetto della Politica:

all'Uomo Selvatico non frega niente se la Società ha intenzione o meno di dargli permessi; se vuole comandare, comanda, e se vuole farsi i cazzi suoi, se li fa. Obbedisce a chi reputa sia il caso di obbedire, e si basa su un riferimento semplice: tutto ciò che al Cuore convince poco, puzza. Tutto qui. Per cui, se divide il pane con un tizio, non lo fa perché sta promuovendo la condivisione affinché la società, cambiando, gli dia modo di essere se stesso: lo divide e basta, perché ci è amico. E che altro motivo dovrebbe cercare? Idem se odia qualcosa o qualcuno: gli sta sui coglioni, e allora? Parimenti, tutto ciò che suona bene al Cuore, è buona cosa: vi siete mai chiesti perché ai bambini piacciono le favole? Se ci pensate, una delle cose belle delle favole è che sono chiare, sono brillanti all'Anima. Ve la immaginate, la storia della Rappresentante dell'Assemblea e del Ministro? Ma cazzo, molto meglio Principessa e Principe! Vai al sodo sulle cose che senti, e vedrai come metti bene a fuoco gli Archetipi! E' un modo di chiamare le cose col loro nome, e vedere il Mondo col metro dell'Anima, del Mito. Se vuoi accedere alla dimensione di cui parlo, ascoltami: "A me e a te, che ci frega?" - lascia stare ste boiate, lascia stare il beneplacito, fa' e basta. Io miro al Mito, e tu?

martedì 8 marzo 2011

Auguri alle donne - ma quelli sinceri.


Auguri alle Donne.
Ma non come ve lo diranno tanti maschipentiti, che giocano a dirsi amanti delle donne, figurando solo come leccaculo.
Auguri sinceri:
Che possiate sempre ispirarci e risvegliarci, e attizzarci con la vostra Bellezza e Sensualità, dono degli Dèi.
Auguri alle Donne che coi loro trucchi e inganni, coi loro tacchi e veli, mostrano la Verità di Venere e della Luna.
Auguri alle Donne, soprattutto a quelle che non hanno bisogno di portare i baffi per dirsi orgogliose di essere donne.
Auguri alle Donne che sanno vivere i paradossi del Femminile senza doverci mettere la politica: siete danzatrici, danzate coi vostri paradossi, non fatene questioni da agorà: la Poesia non si rettifica da pedanti.
Auguri alle Donne, soprattutto a quelle che non venerano fanatiche l'8 Marzo, ma non hanno nemmeno bisogno di snobbarlo per tirarsela - e lo trascorrono con grazia e bonomia, così come si trascorrono tutte le feste, per tenere il passo col Sole e la Luna.
Auguri Donne, che con le vostre finte e le vostre lunaticità ci rendete sapido l'allenamento nel mestiere di essere Uomini, che in buona parte consiste nell'amarvi senza darvi mai retta, calmando i vostri deliri col giusto bacio.
Auguri Donne, che le palle non le avete, non le avrete mai e non dovete averle, e quando dite di averle un uomo sensato sa dirvi "Su piccola, non fare così... Le palle ce le metto io."
Auguri Donne, che ringraziando Dio, ai nostri occhi siete sempre prima femmine, e poi esseri umani: così dev'essere, le astrazioni sociali le lascio volentieri agli eunuchi e ai rincoglioniti, davanti alle grazie di Afrodite non c'è Umanesimo che tenga!
Auguri alle Donne, che possiate stare sempre sugli spalti, e noi a combattere per voi.
Perché come diceva Enzo Ferrari:
"Senza le donne i motori non si accendono neanche."
E, aggiungeremo noi, senza le donne le spade non escono dai foderi!
Auguri! 0;-)

sabato 5 marzo 2011

In camicia bianca - l'abbigliamento del duellante e il famoso guanto di sfida

In un film della saga di Amici Miei, Gastone Moschin sostiene un duello d'onore (in una casa di riposo, per l'onore di una vecchia) indossando il camicione rosa della nonna. Non aveva trovato di meglio! Ma lo storico camicione con le maniche a sbuffo, che tanto rende nell'iconografia del duellante, e sulle copertine dei romanzi d'Amore stile Harmony, ha una sua storia e un suo senso.
In tutte le tradizioni, ciò che è Maschile è comodo, lineare e operativo, e soprattutto testimonia valore: esprime frugalità, Coraggio e Azione. Il look femminile, invece, è notoriamente complesso e nemico della comodità (tacchi), avvezzo al trucco (i trucchi, appunto) ed esprime Bellezza, lusso e gusto, più che altro. Nelle Arti Marziali orientali, la divisa è semplice (tranne che per chi pratica Kendo, o per i Sikh, forse, che praticano la loro arte, la Gatkha, con in testa un turbante di complessa confezione): il Karateka indossa un abito bianco, semplice, fermato in vita da una spessa cintura di cotone; il lottatore di Kung Fu, anche, pratica in fondo con un semplice abito camicia e pantalone e una fascia di seta in vita. Il duellatore occidentale indossa classicamente una tenuta che consiste in:
* pantaloni di stoffa spessa o pelle;
* stivali;
* guanti di cuoio;
* camicia bianca a sbuffo;
* cinturone o al pantalone, o sulla camicia stessa (se è idossata come una casacca).
Il guanto è celebre per il suo ruolo nelle sfide fra gentiluomini. Banderas in La Maschera di Zorro ci scherza indossandolo con cura leziosa, ed il gesto di schiaffeggiare lo sfidato con il guanto è stato celebrato perfino nei fumetti di Paperino, e in Robin Hood un Uomo in Calzamaglia di Mel Brooks. Cosa significa questo strano gesto, di dare uno schiaffo allo sfidato usando il guanto vuoto?
Il guanto è una buona protezione per la mano, o comunque assorbe un piccolo taglio in caso di scontro: se si duella col guanto, esso può prendersi un graffietto al posto della pelle, per cui non esce sangue, ed è facilmente camuffabile. Spesso infatti bastava un solo piccolo taglietto (duello "al primo sangue"), per stabilire chi fosse il perdente. Quando la lotta era invece "all'ultimo sangue", si andava avanti fino alla morte di uno dei due. Pertanto il guanto vuoto significa due cose:
1) "Sono così leale che non userò guanto, toh. Vediamo che sai fare."
2) "Facciamo al primo sangue, senza ammazzarci, un graffio basterà."
Idem dicasi, quindi, per la camicia bianca: anche l'uniforme da Schermidore è bianca, sta appunto a significare la massima lealtà nello scontro, con la disposizione a manifestare senza camuffamenti un eventuale ferita.
Inoltre, presentarsi al duello in camicia, col petto semiscoperto (scollo e lacci) manifesta la condizione del Guerriero che si presenta così com'è, senza cercare troppe protezioni o trucchi. Altrimenti, non si tratterebbe di un duello d'onore, ma di altre cose pur nobili, ma d'altro tipo: battaglie con corazze, o agguati, assassinii non dimostrativi, ma puramente per uccidere, senza regole e salvando la pelle il più possibile. Fra l'altro, l'atto di togliersi la giacca per uno scontro, oltre a significare la ricerca della comodità (per questo anticamente alcune giacche di pelle avevano le maniche scucite dal resto), indica anche questa lealtà: con una pistola nascosta sotto la giacca, Stallone riesce a ingannare e uccidere il nemico in Assassins ad esempio. A titolo di nota, aggiungo che spesso è usanze di picchiatori e avanzi di galera aggredire mentre l'altro sta togliendosi la giacca, quando è per un attimo "con le braccia legate". Tutto il contrario dell'etica da samurai, insomma.
Tracce di queste usanze restano in vestigia in certe forme di indumento maschile: ad esempio il trench, che è di origine militare (trench vuol dire trincea, trench coat cappotto da trincea), e mantiene spesso dei risvolti sul petto che servivano ad assorbire il rinculo del fucile poggiato fra spalla e pettorale; ed inoltre, anche ad aprire e chiudere il petto per ogni condizione climatica. Abbiamo anche i bottoni sulle maniche delle giacche, che assicuravano i guanti e una riserva di bottoni che potevano essere persi combattendo. Abbiamo le giacche attillate da cerimonia, che indicavano l'assenza di armi nascoste (sarebbero risultate vistose), stesso senso della camicia infilata nei pantaloni (esibisce la cintura disarmata). Di questo ho accennato già nel post precedente "Cavaliere e Gentiluomo".
Quando veste, un uomo ha pertanto modo di indicare, già nel look, il suo valore.
Non resta che farlo, ognuno col proprio stile.

domenica 27 febbraio 2011

We are all made of stars

“Siamo tutti fatti di stelle” – dice una canzone. Ed è vero. Quando dico che siamo “fatti di Stelle”, intendo dire che letteralmente, le forze che ci animano, che si compongono, che costituiscono il nostro Essere, sono la sostanza degli Dei, delle Forze Naturali, Cosmiche.
Questo è particolarmente evidente nella lettura dei Temi Astrali:
è un fatto, che dalla lettura del Tema si possa vedere non solo il carattere del soggetto, ma si manifestano i segni divini proprio nell’aspetto fisico, nel SOMA della persona. Questo a più livelli:
* L’Astrologia può dirti che aspetto hai, realmente: in che misura nella tua Salute, e nel tuo porti, e nel tuo vivere la coproreità, hanno peso i diversi Dei;
* L’Astrologia può dirti, a parità di qualità, in che senso o con che sfumatura, sei in quel modo.

Esiste infatti la famosa raffiugrazione dell'UOMO ZODIACO, cioè la figura umana ripartita in distretti governati dai Segni Zodiacali: da Ariete-Testa a Pesci-Piedi. I Pianeti governano le funzioni fisiologiche e gli organi, i Segni i distretti anatomici.

Esempio: pensiamo a tre nomi: Mike Tyson, Benito Mussolini, Arnold Schwarzenegger.
Intuitivamente, sappiamo che sono tre soggetti “muscolari” e ipervirili: tre caricature famose.
Benissimo: hanno tutti e 3 Marte in Gemelli, anche se due di loro (Mussolini e Arnold) sono Leoni di nascita, mentre Tyson è un Cancro. Marte in Gemelli porta tre caratteristiche ricorrenti, che chiunque abbia un conoscente con la stessa posizione può facilmente riconoscere:
1) la recitazione dell’Aggressività;
2) la dialettica
3) una agile e forte muscolatura delle braccia (se non è reso negativo da altri aspetti celesti)
Nel caso dei Leoni Mussolini e Schwarzenegger, l’istrionismo, la recitazione della virilità a livello carismatico, è palese: uno è famoso per le pose impettite, per la gesticolazione teatrale e per l’uso mediatico del vigore (famose le immagini del Duce lavoratore, falciatore, operaio, atleta ecc); l’altro, Arnold, si allenava da giovane visualizzando che il suo bicipite si ingigantisse fino a occupare tutta la stanza. Tyson la velocità e potenza di braccia le ha ampiamente dimostrate, tuttavia, essendo Cancro, ha un lato dolce, Yin, che non tutti conoscono: da adolescente, era chiamato ‘Fairy Mike’, letteralmente Mike la Fatina, per la sua timidezza e la sua voce delicata.
Vediamo quindi come l’Astorlogia ti spieghi bene sia cosa ti accomuna ad altri come te, sia cosa te ne differenzia (a parte, ovviamente, la personalizzazione più individuale, che è il tuo arbitrio, e il tuo stile e il tuo modo di essere unico, in quella categoria).
Ma poi si estende anche ad altri campi: anche lo psicologo Giorgio Nardone, che guarisce le persone usando gli stratagemmi dell’Arte della Guerra orientali, ha Marte in Gemelli (Gemelli – Dialettica e Astuzia). Altro notevole uomo con Marte in Gemelli è il Toro "The Rock", Dwayne Johnson, famoso per la simpatia con cui porta il suo ruolo di macho, e anche la disinvoltura con cui recita (Gemelli-istrionismo) e l'eclettismo: è infatti curiosamente laureato in Criminologia, oltre che wrestler e attore. Ci sono molti esempi che dimostrano il perché e il percome di un fisico:
Ad esempio, fra i culturisti e i fisicanti anche del Cinema, figurano svariati Marte in Vergine (Jason Statham che è della Vergine, Sam Worthington che ha Marte in Vergine): in effetti, laddove ti aspetteresti un Marte in Ariete o Scorpione, trovarlo in Vergine (Segno metodico, analitico e umile) dimostra come costruirsi un bel fisico richieda pazienza, ascetismo da palestra e nutrizione scrupolosa, tutte cose certamente più da Vergine che da Ariete o Scorpione!
Avremo quindi il muscoloso Ariete che è palestrato per passione, il Capricorno che si palestra per amore della Disciplina e della Durezza, e il palestrato Leone che ama i pettorali; e il Vergine sarà espertissimo di integratori, tecniche di allenamento e centimetri di accrescimento di bicipiti.
Ognuno lo fa a modo suo!
Per non parlare della congiunzione Marte-Giove nel Tema di Rocco Siffredi (Marte-Fallo, Giove-Espansione) i cui effetti sono famosi.
E poi, cinematograficamente le icone della virilità con Marte in rilievo, soprattutto nella sua sede di esaltazione (Capricorno) non si contano: Marlon Brando, Tom Selleck, Brad Pitt, Nicholas Cage, Gerard Depardieu, tutti con Marte esaltato. Non è una coincidenza.
E proseguiamo con esempi di donne, stavolta:

Nelle donne, è facilmente riscontrabile la Luna, ad esempio: la Luna governa il Seno, il Latte, e l’aspetto appunto lunare del volto e del corpo: pensiamo a Sabrina Ferilli, che ha la Luna in I Casa, che è il campo dell’aspetto fisico e dell’immediato apparire, oltre ad essere nata sotto l’Angelo dell’Energia Erotica (28 Giugno): non solo è famosa per le forme, ma ha anche recitato con un altro “Angelo del Sesso”, il Cancro Jerry Calà, nel film, guarda caso, Diario di un vizio.
Monica Bellucci: Bilancia con sontuose Luna e Venere in Leone, appariscenti e regali.
Si conta, inoltre, una serie sterminata di donne bellissime con valori venusiani spiccati:

Luna in Bilancia: Romy Schneider (“Sissi”), Ornella Muti, Kate Winslet e varie altre.
Venere in Bilancia: Grace Kelly, Claudia Schiffer, Virna Lisi, Rania di Giordania…

Gli Dei agiscono in modo magistrale: non solo conferiscono doni e qualità, ma nel Tema si legge anche più o meno come si combinano le loro forze: una Luna in Toro alleata di Giove darà seno grosso o particolarmente bello (Giove = Abbondanza), la stessa Luna in Toro alleata di Mercurio (Mercurio = Adolescenza e Agilità) può dare seno giovanile, sempreverde e definito.
A volte, si creano varie combinazioni interessanti, come nel caso della vulcanica Nina Hartley, ex attrice hard poi autrice di video di Educazione Sessuale, che ha una potente Venere alleata di Urano (Urano = Tecnica), in V Casa, settore del Piacere, del Gioco e della Pedagogia!
Anche i ruoli che un attore o un’attrice impersonano sono connaturati al suo Tema: mi viene in mente ad esempio Gerard Butler e Scamarcio, ambedue Scorpioni puntualmente in ruoli da Scorpione. Butler più sul versante “macho” e “vendicatore” (300, La Dura Verità, Giustizia Privata, Dracula’s Legacy, il Fantasma dell’Opera e tanti altri), Scamarcio più sul versante “Romeo maledetto”.
E mi viene in mente la toscana Chiara Francini, che con la sua Luna in Capricorno trigona a Giove, e Venere pure in Capricorno, e la sua natura di base di Sagittario giocoso, interpreta bene ruoli di “bambola atipica”, cioè di bambola che non ci crede davvero, con quell’aria ironica o annoiata. Infatti il suo essere Sagittario è bonomia e ottimismo, ma quelle Luna e Venere, ben messe ma rese asciutte e amazzoni dal Capricorno e da altri aspetti, le danno sì quest’aria sexy-bonaria (Giove), ma anche spirito spartano e rifiuto di una femminilità tradizionale (in Maschi vs Femmine il suo personaggio è una simpatica e bonacciona lesbica). Lei stessa, in un’intervista, si è definita “una letterata in un corpo di letterina”, e ha ragione astrologicamente parlando: sono sicuro che col tempo, rivelerà sempre più la sua atipicità e il suo non essere una bambola, perché coi suoi valori astrali, davvero è una che si diverte a giocare consapevolmente, e che ha numeri da amazzone, da guerriera e da “Minerva”! Staremo a vedere.

Gli esempi potrebbero essere tantissimi, se me ne verranno in mente altri li aggiungerò.
Ma quel che più conta:
We are all made of stars, davvero.

mercoledì 2 febbraio 2011

Insieme e Diversi: far lavorare insieme le facoltà nelle Arti Tradizionali

Nelle Arti Tradizionali, come le danze antiche, o appunto l'Arte della Spada e le Arti Marziali in generale, notiamo una raffinata conoscenza del Corpo che solo recentemente la Medicina, e in particolare la Neurologia e l'Endocrinologia, confermano. Ad esempio, sappiamo che i 7 Chakra sono palesemente collegati ai grandi plessi ghiandolari del Corpo, e la finezza delle intuizioni degli Antichi viene sempre più confermata dalla Scienza moderna. Per dirne una, migliaia di anni fa in India il Chakra della Fronte fu chiamato Ajna, che significa "Percezione e Comando"; e si diceva anche che la parte anteriore fosse attiva, solare e maschile, e la parte posteriore lunare e femminile. Beh, l'Ipofisi, dice la Neurologia moderna, non solo è parte del Cervello che in effetti percepisce sensazioni e impartisce comandi al resto del Corpo.... ma:
- ha una parte anteriore che regola il calore corporeo, e una parte posteriore che controlla il raffreddamento corporeo (!),
- e la parte posteriore regola anche la produzione di Latte nelle mammelle, la muscolatura dell'Utero e la percezione dei liquidi (l'Elemento Acqua), mentre la parte anteriore regola la crescita dei testicoli.
- Inoltre, è noto che l'Ipofisi regola la crescita fisica dello sviluppo, e infatti è sempre stata sottolineata l'importanza di questa ghiandola nella Crescita sia in senso metaforico che, a quanto pare, letterale!
Idem dicasi per i Reni, associati dagli Antichi alla difesa di ciò che è nostro, alla Forza fisica e sessuale, e alle reazioni emotive di difesa del Territorio: vediamo bene che è vero, dato che gli Animali segnano ciò che è loro con l'urina, e le ghiandole surrenali scatenano (tramite l'Adrenalina) la configurazione di attacco/difesa/fuga, nonché il riflesso dell'eiaculazione maschile. E così via. Quindi, tutto questo per premettere: INFINITO RISPETTO E FIDUCIA, PER LA SAPIENZA DEGLI ANTICHI. Detto questo, voglio parlarvi di come le conoscenze degli Antichi concepiscono l'allenamento con la Spada ed il suo controllo:
Quando si usa la Spada con entrambe le mani, bisogna allenare in modo differente le due braccia: non a livello di forza o elasticità (per carità, i muscoli sono da allenare simmetricamente!), ma a livello di concetto: una mano 'porta' fluidamente la Spada, tipo un timone, l'altra entra in gioco sferrando con forza il colpo. Nel fendente dall'alto in basso che nel Kendo (o nello Iaido) si chiama Men (alla testa) o Kote (al polso), la sinistra si occupa di condurre la spada fino a quando la destra, un istante prima del colpo, sferra con decisione il colpo: solo provandolo si può capire quanta potenza e controllo, insieme, si manifestano in questo modo. E così è possibile non solo infliggere un colpo spaventoso al bersaglio, ma si ha anche un tale controllo della spada, che le due mani e tutto il corpo, lavorando sinergicamente, possono fermare nettamente la lama a uno o due centimetri dal bersaglio, senza grandi oscillazioni. E' così che i Maestri riescono, ad esempio, a spaccare in due una mela sulla pancia di una ragazza, senza ferire la sua pelle.
Le parti del nostro corpo, nel Gesto Tradizionale, lavorano insieme ma con funzioni distinte: anche la parte superiore del corpo, nel Karate ad esempio, lavora in modo relativamente "autonomo" facendo perno sulla cintola e sul bacino, mentre le gambe si muovono in modo da non lasciare mai l'equilibrio della base. E' una cosa che sanno anche le danzatrici del ventre, che allenano le parti del corpo al tempo stesso distintamente, e insieme, per farle collaborare ognuna con un contributo preciso.
Da un punto di vista filosofico e psicologico, tutto ciò rappresenta una notevole verità: che le facoltà della nostra personalità vanno sviluppate ed esercitate sapientemente, in modo che lavorino insieme ma distintamente, per collaborare senza intralciarsi a vicenda. Così come le persone stesse, in una comunità, devono essere distinte e individuali, collaborando solo così in maniera autentica: come le dita di una mano, distinte ma capaci di unirsi in un gesto. Nel Vangelo, Gesù dice forse a riguardo: "Non sappia la mano destra cosa fa la sinistra" - non è che non deve saperlo, semplicemente le facoltà devono coordinarsi in maniera ottimale. Non mettere la parola a fare il lavoro delle emozioni, non mettere l'emozione a fare il lavoro delle parole: che siano una cosa il veicolo dell'altra, a ottimizzarsi. Il tecnico progetterà una penna comodissima da usare e che scrive benissimo, con una lucetta per scrivere al buio, il poeta la userà per scrivere le poesie svegliandosi nel cuore della Notte! Non mettere il tecnico a ideare la poesia, e non mettere il poeta a progettare penne a sfera. Mano destra e mano sinistra sono anche gli emisferi del nostro cervello, uno intuitivo e globale (il destro) e uno logico e linguistico (il sinistro): la mano sinistra, che ha una predominanza dell'emisfero destro, guida la spada mantenendo il movimento elastico per ogni possibile variazione, e la destra sferra il colpo laddove esso deve attestarsi duramente. Solo dalla collaborazione delle due cose, nasce un ottimo controllo dell'arma, e si libera una potenza pulita, netta, che taglia in due il bersaglio.

domenica 16 gennaio 2011

Barbarica irriducibilità: "Ancestrale Never Dies"


Il Selvatico non passa mai.
E' lo Spirito del Mito, che c'è ovunque ci sia Verità.
Tutto il resto, tutto ciò che è contingente, serve a supportare il Mito, o a saggiare la sua forza, o a fargli cornice.
Dà all'Uomo un'automobile, e la userà per andare a prendere la sua amata:
esattamente come ha fatto già col Cavallo, o con la Moto, o con le creature volanti delle fiabe.
E che sia fiammante, che faccia rumore, che le suggerisca brividi!
Dà alla Donna la Chimica, e la userà per pefezionare i suoi cosmetici:
lei è maestra dei trucchi e della Bellezza: coi suoi inganni di rossetti e tacchi, sottolinea il Vero di Afrodite.
Dà all'Uomo un telefono cellulare, e lo userà per contattare gli amici per una birra in compagnia:
Nessuno è un'isola, c'è sempre un fuoco attorno a cui raccontarsi storie e bravate; e si sa che un caffé con l'Amico può essere la Sapienza di mille libri.
Da' al giovane un computer e ci giocherà alle battaglie.
Dà alla Donna il potere della Profezia, e lo userà per divinare l'arrivo del suo Vero Amore:
alla fine, è quello che importa.
Dai all'Essere Umano Stampa, Cinema e lettori DVD, e li userà per raccontare storie d'eroi.
Dagli cemento armato e musica in mp3, e ne farà i supporti di una scuola di Danza.
Di questo si vive, di ciò che è Istinto.
Per questo l'Antico Codice protegge e alimenta questa Verità: non perché sia vulnerabile, dato che è eterna, ma perché è la Verità, e a volte qualcuno la perde di vista, scambiando il servo col Padrone, la cornice col Quadro, la rilegatura con la Poesia.
Alla fine, l'ultima parola su Chi Sei, è sempre quella del Cuore.
Puoi girare idee, epoche e mondi, ma sempre lì va a parare la Vita.
Danzate donne, e noi uomini lucidiamo le spade: c'è un Mito da esaltare, l'Anima del Mondo lo vuole!