sabato 14 dicembre 2013

Non voglio che tu sia evoluto, voglio che tu sia epico.


Ecco, forse loro sono esseri evoluti
che hanno abbandonato l'Ego, sono molto
ricettivi (hanno anche l'antennina in testa)
 e vivonotutti in armonia.
Infatti si vede il risultato.

Nelle mie conferenze, nei miei scritti e nei miei video non sentite mai pronunciare una parola che invece abbonda, ubiquitaria, in gran parte del mondo della cosiddetta spiritualità:
EVOLUZIONE

C’è un motivo preciso per cui non la uso quasi mai.
E’ che non mi frega niente di farti “evolvere”.
Tutto qui.

Basta fare un giretto anche turisticamente, per gli ambienti spiritualisti, per riscontrare la continua rottura di coglioni dell’Evolviti.

… sapientoni che parlano di non-mentale e non-giudizio, ma ovviamente ti esortano a sorvegliare e rettificare ogni tuo pensiero… però senza giudicarti eh! (a volte anche con esercizi che avrebbero fatto allargare le braccia ai santi cristiani);

… curiosi guru sessuali che “noi non colpevolizziamo il corpo!” – ma ti dicono che sperimentare il sesso serve a superarlo (ah: quindi prima fingi di non essere moralista, poi però il moralismo ti rientra dalla finestra. Capito.);

… presunti ‘guerrieri spirituali’ che hanno un tale orrore della forza e della violenza da sindacare pure la tua scarpa che schiaccia due formiche per sbaglio;

… simpatici neofarisei che, dopo aver parlato male del moralismo del Cristianesimo, ti esortano gentilmente a fare le cose solo in certi modi, solo con una certa dieta, solo con certe persone, e solo in certi orari (“Wow. Ok, meglio il Papa. Davvero.”);

… seminari sulla gestione della rabbia dove soggetti frustrati si allenano ad urlare astrattamente per mezz’ora (“ma mandare semplicemente affanculo qualcuno no?”);

… evolutissimi fratelli animici che ti salutano dicendo Namastè, salvo incazzarsi come bisce se non gli dai sempre ragione;

… improbabili manager/strappone-tantriche/PNL impegnate per l’evoluzione dell’umanità;

… network di luce consapevole impegnati per l’evoluzione dell’umanità (Giuro, esistono. Network di Luce Consapevole. Tu hai capito che cosa siano? Io no.) ;

… saccenti nonviolenti che di fronte ad una tua attitudine troppo plebea per loro ti danno del “poco evoluto” (“Ok amico, sarò poco evoluto, ora fammi vedere come cammini sulle acque, dai.”).

... dischi rotti che quando li contraddici ti dicono che non sei tu a parlare, ma l'Ego.
(il calcio in culo anche: non sono stato io! E' stato l'Ego!)

E così via.

Ora: nove volte su dieci, questi guru ‘evolutivi’ sono soggetti banalmente un po’ isterici, esperti in varie forme di misantropia punitiva, ma col jolly dell’evoluzione che costringe lo sprovveduto a sorbirsi spaventosi sciroppi karmici fra corsi e predicozzi vari.

Bene.
Comunque sia, con me questa roba non dovete sorbirvela.
Non mi interessa la tua evoluzione o illuminazione.
Non ho detto che non mi interessa migliorarti, o migliorare (lo faccio insieme a voi eh, beninteso):
ho solo detto che non è una fantomatica ‘evoluzione’ l’obiettivo del Metramodis.
Voglio dire: certo, se vivi acciambellato sul divano, vittima di una dieta-monnezza e ipnotizzato dalla tv, ok, “evolverti” nel senso di essere più di questo (o capire di esserlo) è giusto.
Ma non è un andare verso la purezza: è semplicemente essere te a un livello più forte, maggiore.
Questo sì, ovvio.

In fondo, un po’ di Teologia:
“una lacrima”, come il latte nel caffè macchiato:

l’idea stessa di evoluzione è relativa.
Se anche in Paradiso qualcuno aveva trovato il modo di rompersi le palle, e se il Tempo è ciclico come dicono i miti, e se Dei e Uomini sono impegnati in un Grande Gioco, ma che senso ha mirare soltanto ad una vaga ‘evoluzione’?
Evoluzione da cosa, e verso cosa?
Se il raffinato è l’evoluzione del rude, anche il rude è l’evoluzione del raffinato.
E anche ammesso che tu sia evoluto (poniamo): manca quell’Embè Cosmico che ti fa dire:
“E bravo. Sei evoluto. E che ci fai?”

E’ un po’ come il discorso su Immanenza e Trascendenza.
Se pure superi il Mondo e accedi al Nirvana, vuoi per eterno ritorno, o vuoi perché hai superato tutte le dualità (inclusa quella fra Mondo e Nirvana), come la metti la metti nel Mondo devi stare.
E’ come un’equazione matematica in cui il risultato, vuoi o non vuoi, è sempre la Vita.
La Vita com’è.
Il Paradiso, come dice il mio amico e maestro Igor, è il Centro.
Non l’Alto di per sé.

Sapete, quando si dice “Dio ha tanto amato il Mondo da farsi Uomo”?
Mica per salvarci!
Proprio perché ama il Mondo, e si fa uomo IN NOI.
Lo dico proprio le Scritture: Dio creò il Mondo perché non può fare a meno del Mondo!

Chiusa parentesi teologica, parliamo di Metramodis ora:

Dunque, siccome come stavo dicendo non mi interessa evolverti, ti farò fare qualcosa di più importante che evolverti: fare Arte.
Fare Anima, direbbe Hillman.
Ti metterò in mano una spada, e quant’è vero Dio dovrai ricordare la tua Leggenda Personale.

Non pretendo che tu evolva.
Ma se proprio devi evolverti,
evolviti tipo così.
Solo per essere di più.Cioè per essere meglio quello che sei.
Per essere più bello/a, se preferisci.

Non vi insegnerò MAI niente che non abbia un senso concreto.
Se parliamo di Guerriero Spirituale, non ti dirò mai che sto insegnandoti la pace o altri retro-moralismi:
voglio davvero che tu sia un guerriero.
Insieme a me.
Se parleremo di energie sessuali (nel Metramodis si dà enorme credito ai valori di genere e all’energia sessuale), non vi dirò che dovete unirvi al Tutto, o unire corpo e anima (se ce li hai separati sei morto, coglione!), o trascendere il sesso:
no no, ti dico proprio che farai l'amore da Dio (o da Dea)!
Perché.
Come perché!?
Per amare!
E’ bello! Tutta la Natura fa l’amore!
E tu pure!

Forza & Onore!
Antares

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