domenica 8 agosto 2010

La differenza fra Selvatico e Ambientalista

Esiste una certa differenza fra ambientalisti e selvatici. Un ambientalista è un uomo tutto sommato moderno, scientifico, tecnico se vogliamo, e che ha a cuore le sorti dell'Ecosistema. Difende gli animali e le piante, ma non è necessariamente un Selvatico. L'Uomo del Selvatico è diverso: non concepisce tanto la Natura come ecosistema, o meglio non solo: la Natura è la Forza, è il teatro delle dinamiche degli Dei, non solo l'equilibrio di tutti gli organismi viventi in senso meramente biochimico o etologico. La visione del Selvatico include, ovviamente, la Biologia: certo, un cervo è un cervo, una formica è una formica ed è tutto vero quello che scopre la Scienza: il plancton nutre le balene, i coralli sono fatti in un certo modo, i ragni predigeriscono le prede, i funghi mantengono il nutrimento del terreno del bosco ben bilanciato e distribuito, i saprofagi smaltiscono le carcasse e così via. Ma l'ambientalista ritiene che il Pianeta sia in pericolo, e che sia necessario non interferire con l'Ambiente. Spesso è 'verde' anche nelle abitudini, non inquina, predica la rivoluzione della Canapa, e spesso è anche vegetariano. Il Selvatico è diverso, anche se le due cose non si escludono per forza: il Selvatico non reputa il Pianeta così in pericolo, sa bene che, come dice Ian Malcolm in Il Mondo Perduto di Michael Crichton, la Vita se la cava benissimo da sé, e come le piante si sono adattate all'Ossigeno (che era un gas mortifero per le prime forme di Vita che andavano ad Azoto), chissà, forse domani avremo piante che vanno a Smog. Non è quindi il punto che la Terra sopravviva o no: la Terra potrebbe spazzarci via con la lava, con le tempeste e con le alluvioni, e coi terremoti, e reinventarsi la Vita da un asteroide, dal Mare o dalla Nafta, nessuno sa fin dove può spingersi l'ingegno divino! Però, certo, potrebbe riguardarci il fatto che la nostra sussistenza invece è collegata a tutte le altre creature che vivono in questo ambiente: la Terra se la cava comunque, e finirà nel Sole prima o poi (con tutto ciò che avremo fatto o non fatto) per rinascere in chissà quale forma e in quali fantasie creative divine, ma il nostro Ossigeno sì, quello è una questione vicina a noi! Per cui è buona cosa aver cura dell'Ambiente, che sia per motivi etologici o per ragioni più romantiche come la buona convivenza con i fratelli Animali. Fate un po' voi, se siete più scienziati fate gli ambientalisti, se siete più romantici fate i Pellerossa: come in ogni cosa della Vita, c'è uno stile per ogni individuo. Qui ci interessa però dire che il Selvatico va oltre: il suo rapporto con la Natura è amichevole, cameratesco, partecipativo e diretto, franco: Mr Crocodile Dundee convive coi coccodrilli con spirito sincero e senza tanti complimenti - può perfino ucciderli, se serve. Fra l'altro, è un approccio molto Maschile, nel senso che il contatto Femminile con la Natura è più orizzontale, è sentire i cicli corporei, è sentire i ritmi, sentire la gravidanza, sentire il metabolismo delle Emozioni; il Maschile, verticale, mira a vivere e conquistare la Vita. L'Uomo vive la Natura anche sfidandola, mentre ne fa parte: se la Vita Femminile è l'Acqua, il Maschile è quel coraggioso che inventa un modo per navigare! Se lo Yin è la Nuvola, lo Yang è un eroe che si inventa il Volo! Il Selvatico bada al Cuore, ai sentimenti diretti e sinceri: a me francamente, se un pesce tropicale stanco di boccheggiare da milioni di anni crepa, non frega granchè, lui ha il suo Destino, io il mio! Ma può darmi fastidio se un avido infame, che capisce solo soldi, miope nel pensiero, devasta le acque di una zona tanto per nascondere i suoi malaffari industriali. Allora lì non è la questione se il pesce tropicale muore o vive, ma una questione di onore, di saper vivere, di peccato nietzschiano, come cito spesso: "Non i vostri peccati gridano vendetta, ma la viltà che mettete nel compierli". Apollo sterminò i Ciclopi. Ercole sterminò gli uccelli della palude di Stinfalo. Gli Dei pestarono i Titani. Beh erano incazzati, va tutto bene. Se gli girano i coglioni, può darsi che il Selvatico decida di far fuori tutte le iene del Mondo: gli hanno mangiato l'amico, lui si incazza e alleato ai leoni stermina le iene. Fatti suoi, se Dio gli chiederà conto, ci parlerà lui. Ma il suo infinito "rispettare l'Ambiente" è una forma molto pura, sincera e alta di Onore! Sono stato vegetariano per 3-4 anni, ma poi ho capito che la faccenda fra me e l'amico animale che divoro è un fatto fra me e lui, e ho l'abitudine di ringraziarlo caldamente per ciò che mi dona. Sono gli allevamenti intensivi, disumani, farmacologici, industriali, il problema, non la Morte: chiunque conosca la Natura sa che non c'è una forma di Vita che non stia costantemente in guerra. Massacriamo milioni di batteri a ogni sbucciatura di ginocchio, e i nostri anticorpi fanno il mazzo ai microbi ogni giorno. Chi immagina la Natura come un Eden a misura di vegetariano, sta seguendo una sua idea, non una verità di fatto. La Natura non è burocratica, è fatta di Verità, di Franchezza Cosmica. E autentico Sentimento, quello che fa essere il Selvatico amico del Coccodrillo, e fa essere Sandokan la Tigre di Mompracem, anche se di fatto una ha dovuto anche vincerla in combattimento. Solo un burocrate va a rompere le palle a Ercole per il Leone Nemeo, o a Sandokan per la Tigre, e sempre burocrati sono coloro che uccidono forme di Vita in serie, per motivi squallidamente economici. Fra i burocrati che uccidono e i burocrati che difendono, il vero Selvatico sceglie la Via del Cuore.