giovedì 14 aprile 2011

La Politica dell'Uomo Libero: inventati qualcosa, non chiedere permessi, gioca.

Esci dal pensiero sociale, e abbraccia la mia Politica Guascona!
Non siete stufi dell'Homo Oeconomicus, dell'Homo Socialis, del pensiero vincolato all'allattamento della Grande Madre del Consumismo, della Politica del Brusio democratico, del blaterare rumorese?

Ci sono due tipo di uomo schiavo del Sociale: quello impegnato, politicante, e quello lattante.

Il politicante è uno che vuole pure combinare qualcosa, ma ragiona solo nei binari dello Status Quo, parla politichese, ha obiettivi plausibili in politichese, e il suo potenziale energetico è sempre nell'ambito dell'equazione:

Trovata Possibile = Io : tutte le altre teste d'accordo = circa il 2-5% del suo potenziale singolo.

Perché si preoccupa di bilanciare il suo pensiero con quello che per tutti è plausibile. E' di questo tipo la maggior parte delle persone che sono attive politicamente, ma non hanno individualismo, non hanno personalità, perché le loro affermazioni sono continuamente "tassate" e indebolite dal bisogno di rientrare nel senso comune. Ad esempio, il politico che fa il fattibile senza uscire mai dai dogmi della sua cultura. E il suo pensiero, più meno, sempre media fa.

In fondo, tutte le cose non sono comuni prima di essere inventate: Platone non leggeva Platone, ha inventato Platone. Le cose ci sono perché qualcuno le ha scoperte, e come dissero Nietzsche e Gibran:

"Il genio spalanca le strade, i moderati le appianano e le adornano."

"Il Rivoluzionario è un pettirosso audace di una Primavera timida."

Quand'è che uno esce dal pensiero politicante? Quando dice una cosa francamente, e la persegue con baldanza individualista. Ad esempio, quando Gesù dice "Date a Cesare quel che è di Cesare", o quando dice "Che ci importa a te a me, donna?" - esprime questo concetto.

Ma a me, obiettivamente, che me ne frega di quello che è plausibile in media?

Se volessi fare l'Imperatore?

Embé?

Un politico franco direbbe: "Sono entrato in Politica perché ho i numeri per comandare, se mi gira tiro su case, scuole e templi, e voglio un carro trainato da tigri. Come non si può? Chi l'ha detto?" - questa innocenza da bambino è il miglior antidoto al Politichese.

Voi direte: ma è più egocentrismo che altro.

Beh, intanto sono impulsi del Cuore, ma anche l'Altruismo lo è. Un uomo naturale, sincero, sarà anche libero di essere giocosamente altruista, e più autenticamente tollerante.

Ma l'altro tipo è ancora peggio: è il Lattante.

Vive lamentandosi e per questo si crede una testa calda. Aspetta che la Madre Società provveda a lui. Se ha velleità artistiche, non inizia a dipingere, ma inizia a manifestare per la libertà di pensiero. Se vuole studiare, non si mette a studiare, manifesta perché ALTRI gli diano modo di studiare. Se vuole fottere, si batte perché tutti gli dicano "Sì, sei sessualmente libero.". Se è spiritualmente alla ricerca, passerà il 70% del suo tempo a lagnarsi dell'aridità dell'Occidente, o delle teorie del complotto, o comunque troverà un cattivone che vuole tarpare le ali alle anime - per sentirsi vittima, e senza il quale non avrebbe scuse.

La verità, amici miei, è che lo Spirito Selvatico è più perfetto della Politica:

all'Uomo Selvatico non frega niente se la Società ha intenzione o meno di dargli permessi; se vuole comandare, comanda, e se vuole farsi i cazzi suoi, se li fa. Obbedisce a chi reputa sia il caso di obbedire, e si basa su un riferimento semplice: tutto ciò che al Cuore convince poco, puzza. Tutto qui. Per cui, se divide il pane con un tizio, non lo fa perché sta promuovendo la condivisione affinché la società, cambiando, gli dia modo di essere se stesso: lo divide e basta, perché ci è amico. E che altro motivo dovrebbe cercare? Idem se odia qualcosa o qualcuno: gli sta sui coglioni, e allora? Parimenti, tutto ciò che suona bene al Cuore, è buona cosa: vi siete mai chiesti perché ai bambini piacciono le favole? Se ci pensate, una delle cose belle delle favole è che sono chiare, sono brillanti all'Anima. Ve la immaginate, la storia della Rappresentante dell'Assemblea e del Ministro? Ma cazzo, molto meglio Principessa e Principe! Vai al sodo sulle cose che senti, e vedrai come metti bene a fuoco gli Archetipi! E' un modo di chiamare le cose col loro nome, e vedere il Mondo col metro dell'Anima, del Mito. Se vuoi accedere alla dimensione di cui parlo, ascoltami: "A me e a te, che ci frega?" - lascia stare ste boiate, lascia stare il beneplacito, fa' e basta. Io miro al Mito, e tu?

4 commenti:

  1. Non c’è contraddizione fra la difesa della vita e lasciare ammazzare la gente (proveniente dal Nord Africa) in mezzo al mare?

    Sì, ma non è risolvibile. Il samaritano soccorre l’uomo di Gerusalemme perché se lo ritrova lì, non per un fatto ideologico.

    (Giovanni Lindo Ferretti, intervista a Il Manifesto).

    m

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  2. Sono d'accrodo con te Antares. D'altra parte, però, in certi posti di lavoro l'essere selvatici rischia di farti pagare un prezzo pittosto caro; quando parli dell'ubbidire solo quando si è d'accordo, l'ho messo in pratica anche nel lavoro, lo faccio tutt'ora, con il capo. Mi sono reso conto, solo dopo, che facevo la parte dello "strano", e inizialmente ho un po' pagato le sue frustrazioni, con dispettucci vari, ma alla distanza è lui che si è adattato a me, facendomi pure i complimenti per come lavoro e la diligenza! Adesso sono quello verso cui si rivolge con più timore e misurando le parole - non ho fatto niente di simile a quello che accade in Fight Club, tanquilli :) Da una parte però mi dispiace che non sia sufficentemente sereno: vorrei che fosse con me più sciolto. Più che offrigli la verità del mio cuore non saprei che altro fare.
    Mi verrebbe da salutarvi con un bello slogan tipo: "Restate Selvatici!".
    Alessandro.

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  3. "Stay Wild"!
    Carina sta cosa, grazie. Che giorno sei nato? In genere, chi nasce dal 2 al 7 Luglio, ha Fortuna quando si ribella ai tiranni, lo spiegavo ieri e l'altroieri ad alcuni amici.

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  4. Come ti dicevo via e-mail, sono nato il 10/04/1978. Da quel poco che so, e che verifico, ariete, quindi: testardo, (troppo) sensibile, idealista, combattivo, sportivo, ma anche permaloso, dabbene, soggetto a rovinose cadute.
    Aspetto la tua analisi.
    Ciao.

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