martedì 3 maggio 2011

Duelli fra Re

Obama ha annunciato la Morte di Bin Laden, e ha detto: "Giustizia è fatta". Non conosco Bin Laden, non ci ho mai parlato, non so che tipo d'uomo fosse, so quello che sanno tutti su di lui - pertanto, non mi interessa disquisire sulla figura sua, o di Obama. Le considerazioni geopolitiche, storiche, complottistiche, sono materia d'altre occasioni, ne sa di più Michael Moore o gente tipo lui. A me interessa, in questo caso, porre l'accento sul fatto crudo: un Presidente, un Re diciamo, ha annunciato gaudium magnum che l'America ha ucciso il Re rivale. Qualche pacifista ha subito storto il naso: "non si dovrebbe gioire della morte di nessuno.". Vero, nell'ottica pacifista. Senz'altro sarebbe coerente dirlo se si insiste sulla Democrazia, ma io ho trovato spontaneo e naturale il giubilo americano per la fine del loro nemico. E' infatti uno schema che l'Anima afferra, gradisce, sente: al termine di una battaglia sanguinosa, il Nemico viene ucciso. E tanto basta.
I bambini, nei loro giochi, fanno crepare regolarmente i cattivi. Oggi il telespettatore ingenuo viene accusato dai complottisti, dagli alternativi, di bersi le storielle così come "il Sistema" le dà. In realtà, il politicante che fa guerra per interessi loschi, e il pacifista che odia sia le guerre che gli eroismi, sono due aridi: uno è arido e delinquente, l'altro butta via il bambino con l'acqua sporca. Il politicante corrotto dice "devo fare la guerra per vendere armi e droga", il pacifista dice "sogno un mondo senza eroi". Il vero Guerriero dice "vado in guerra per la Gloria e per Amore". L'Uomo Selvatico può pure, a volte,diffidare delle notizie date, può essere critico, ma non è contro la retorica eroica, anzi: che una notizia sia scremata o no, guarda il succo. Un conto è essere svegli e critici, un conto è rifiutare la potenza epica di una cosa. Si gode il Mondo così com'è: un Mondo in cui, alla fine, giri di parole democratici o no, un Re combatte contro un altro Re, e il vincitore celebra la vittoria. Magari può non essere del tutto così ingenua la vera vicenda, ma ok, fosse pure retorica, dobbiamo quantomeno prenderla a modello di come è naturale che vadano le cose: si ama, si combatte, si fa fuori il nemico, si celebra. Ricordate: la fine della II Guerra Mondiale non furono i patti politici, le carte burocratiche, la geopolitica o la geoeconomia: la fine della II Guerra Mondiale è quella foto in cui il marinaio bacia la signorina. Punto. Il resto sono postille in calce, note a piè di pagina. Anche nella Guerra di Troia c'erano motivazioni geopolitiche, ma.... francamente, rispetto alla potenza letteraria, poetica, dell'Iliade.... sticazzi della geopolitica!!!! La Poesia, signori e signore. La Poesia. La Passione, il Simbolo.

4 commenti:

  1. Sei un grande Antares:finalmente una voce fuori dal coro, fresca, autentica, corroborante per lo Spirito!! Grazie e a presto!

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  2. Grazie a voi!
    In alto gli acciai! "l'Immortalità è vostra!"

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  3. Ho anche inserito la nuova immagine.

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  4. "Si ama, si combatte, si fa fuori il nemico, si celebra".......essenziale quanto autentico....!

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