sabato 13 luglio 2013

Tradizione è chiamare le cose col loro nome - in libertà

Quando si discute con qualcuno che attacca le tradizioni, spesso ci si sente accusare di voler imporre un punto di vista, o di far rientrare in uno stereotipo le persone. Come se una legge sacra (come un comandamento, o come le leggi del maschile e del femminile) fosse contraria alla varietà umana.

Ovviamente, non è vero. Gli archetipi non sono solo stereotipi.

Stereotipi? Non sembrano male!
Una cosa che non tutti hanno ben chiara quando si parla di Leggi Sacre, è che non si tratta di imposizioni, ma di leggi di fatto. Come quelle fisiche.
I Comandamenti biblici, per esempio, non sono all’imperativo: sono all’indicativo.
“Tu non hai altro Dio fuori da Dio” – ma non è che te lo impone: non lo hai, accorgitene: Dio è così grosso che non puoi mancarLo. E così via.

Idem per le regole sul maschile e sul femminile, che oggi sono protagoniste di dibattiti un po’ schizofrenici:
da un lato, la Scienza spiega continuamente cosa è geneticamente Yin e Yang (darwinismo, genetica ecc); dall’altro lato, i relativisti più caotici vorrebbero dimostrare che la varietà umana sopraffà le leggi, e che quindi sia relativo il sesso, il genere, e tutto.

Gli antichi erano più saggi e anche più aperti di mente:
non dicevano mica che tutti siamo uguali. Dicevano che alcune forze funzionano in un certo modo: liberissimi di avere poi quelle forze miscelate a modo vostro.

Anzi: proprio gli antichi hanno sempre detto e ribadito che si agisce in nome di un Daimon, di una Vocazione, spesso anche vediamo eroi irriverenti e “peccatori” (Cristo, Indra, Shiva, tutti gli eroi “scandalosi”), che agiscono col cuore e da individui.
Ma questo non contrasta affatto con le Leggi, è tutt’uno con esse.

E’ come per le analisi del sangue: il Ferro funziona, con l’Emogliobina, in un tale modo.
Puoi sicuramente averne poco o tanto, e alcuni organismi non hanno sangue.
Ma il Ferro è Ferro. E se vieni a dirmi che è Rame, ti dico “no.”
Idem per la Sessualità:
mi va bene dire che alcune donne sono Yang e alcuni uomini sono Yin, ma infatti sono atipici.

Le antiche e sagge regole dell’Astrologia, ad esempio (che è stata definita da Hillman una Psicologia “non normalizzante e non moralizzante”, giustamente), spiegano le dinamiche sessuali dell’Individuo parlando di ‘esilio’ e ‘caduta’, o ‘domicilio’ ed ‘esaltazione’: ossia, di posizioni in cui un certo Pianeta (un Dio ossia un Principio Psichico-Cosmico) è al suo minimo o al suo massimo. Per cui, un Mercurio in Pesci esiste, ma è un “anti-Mercurio”, cioè una posizione di Mercurio spuria, in cui le qualità di quel pianeta emergono poco, o quantomeno deformate.

Quindi le Leggi danno conto delle diversità umane, però sotto certe linee guida universali.
Per la mentalità dell’uomo antico, tutto si può fare, però le cose hanno un nome.
L’uomo non ha le ali: questo non vuol dire che non possa volare: presa nota di come funziona l’Aria, e di qualche nozione di Aerodinamica, inventa l’Aereo e vola. Questo però non vuol dire che le leggi di natura non esistano! Vuol dire che, in armonia con quelle leggi, lui sforzandosi riesce a volare artificialmente.

Oggi invece, il progressista nella sua ignoranza misero-eversiva (cioè eversiva senza poterselo permettere) va a dire che proprio le leggi non esistono: cioè, non si accontenta di dire “l’Ermafrodito è parte uomo e parte donna” (con buona pace sua!), ma vorrebbe strafare e dire “Non esistono uomo e donna: chiamiamoli A, B e C e quant’altro). Di qui i deliri come:



“Padre e Madre facciamoli Genitore A e Genitore B”
o “Il sesso e il genere sono due cose diverse” (sic!)
Perché non chiamare i due sessi Cip & Ciop? Forse temono di offendere la non trascurabile minoranza dei roditori bisessuali? Eh scusate, non ci avevo pensato!

Ecco perché i “comandamenti” delle tradizioni antiche sono più intelligenti e più liberali dell’ideologia progressista: perché sanno di cosa stanno parlando, e ti spiegano gli ingredienti della Realtà.
I binomi fondamentali.
Le leggi di sostanza.

Fermo restando che, in fondo, anche senza conoscere leggi e assiomi, basterebbe il senso della Bellezza e dell’Energia a scegliere certe espressioni vitali (come l’amore romantico), ma questo è un altro discorso.

Basti dire, in sintesi, che denigrare come “cliché” o stereotipi i ruoli classici è un bieco sminuirli, perché se io li chiamo “polarizzazione forte” suona in tutt’altro modo!
No, noi tradizionalisti non siamo per i cliché: siamo per l’Energia potente, contro l’entropia.
Senti come suona bene ora?

Capita spesso di parlare coi soliti “rivoluzionari” alla codicedavinci che tirano fuori qualche società o del passato o dell’attualità, che sembra sovvertire le regole occidentali: parli con una femminista, e ti tira fuori una sperduta tribù in cui l’eredità è matrilineare, oppure un certo imperatore che sposò una prostituta dimostrando scarsa gelosia d’onore patriarcale. Parli con un nudista, e ti cita popoli che vivono nudi.
Parli con l’alfiere del gay pride, e ti tira fuori i Greci.
A parte il fatto che per un esempio “sovversivo” ce ne sono cento che confermano la tradizione….
Ma se uno ha un minimo di cultura vera, sa che tutto il Mondo è paese:
grossomodo, a ben guardare, le Leggi che tutti conosciamo sono ovunque confermate.
Ad esempio:

- quel tale popolo sì, vive in nudità, ma infatti ha dei tabù compensativi clamorosi: come per esempio alcuni popoli in cui non c’è contatto fisico se non fra coniugi o parenti. Oppure, in alcuni popoli c’è una cintura simbolica che non copre niente ma segnala il pudore.

- I Greci sì, accettavano ampiamente la pederastia, e anche altri popoli, però non solo questo ha delle costanti precise (alcune culture sono “più gay” di altre, e questo ha delle ripercussioni evidenti nelle idee, nell’arte e nelle sorti) ma inoltre anche nella pederastia erano rispettate delle leggi. Tant’è che i Romani disprezzavano il passivo ma non consideravano “checca” l’attivo. Quindi ANCHE nell’apparente relativismo c’erano dei must.



- Presso la tale tribù l’eredità è materna e non paterna: e allora? Sola mater certa. Si vede cahe vogliono andare sul sicuro. Ma questo non significa niente sulle dinamiche fondamentali. Se pure in una certa tribù sembrano “comandare le donne”, evidentemente comanderanno a un livello ritenuto accettabile da ambo i sessi.

- Un certo re ha sposato una prostituta? Be’, fatti suoi. Io non lo conosco di persona: uno può mettersi vicino una donna per tanti motivi, magari lui era uno che amava sfoggiare la donna discussa al proprio fianco. Oppure era scambista. Oppure era poco aggressivo e non sentiva competizione con altri maschi (il potere politico non coincide col potere animale, è evidente). Oppure se la teneva vicino come alleata ma poi adorava un’altra moglie più mite. Oppure che ne so, magari ci soffriva e non lo dava a vedere! In ogni caso, non dimostra nessuna “sovversione”.

- Alcune regole moderne sono il frutto di una studiata “oppressione patriarcale”? Oddio…. Guardate, se c’è una cosa che la Storia dimostra, è che è difficilissimo opprimere a lungo alcunchì… voglio dire, è imbarazzante sostenere l’ipotesi che un’oppressione anti-spontanea e innaturale vada avanti da millenni. Dittature anche belle forti sono durate una ventina d’anni! Suvvia.

Ma i progressisti sono così: continuano a dire che i serpenti strisciano in seguito ad un bieco complotto degli uccelli, invidiosi della loro agilità.

Questo non turba minimamente ne’ serpenti ne’ uccelli, che continuano a fare come fanno per Natura.
Forza e Onore!
Antares

3 commenti:

  1. Racconto autobiografico dei miei venti anni nel coreano movimento unificante del sedicente reverendo Sun Myung Moon: la Chiesa di Unificazione. Una ricognizione nel linguaggio connotato di plagio e autoplagio, che caratterizza la transazione interpersonale nei micro-culti mistici. Strategie “non profit” per riciclare delle rilevanti moli di denaro, provenienti delle questue filantropiche, in normali attività “full profit”. I segreti delle questue e delle vendite “porta a porta”. Interamente trasposto dal mio trascorso nell’impresa mistica più pittoresca della storia: la setta di Moon!
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