lunedì 26 aprile 2010

Il Duello - introduzione





Per comodità, distinguamo fra Combattimento e Duello: nel Combattimento in generale, due individui si affrontano per svariati motivi; nel Duello, l'attenzione è più incentrata su una questione d'Onore, e sul Giudizio delle Armi, cioè stabilire con un leale duello come va a finire una complicata questione. Per l'uomo antico, alcune questioni si vivono attraverso un cimento personale. Per l'uomo civilizzato può sembrare selvaggio, ma alla base del Duello c'è un concetto molto semplice: in Natura, l'aggressività fra maschi è ritualizzata, e rispetta un Codice ancestrale. Non si tratta di eliminare fisicamente l'avversario: è questa idea, è pensare che il Duello serva a uccidere, che è rozza e testimonia la superficialità del pensiero modernista. Non si tratta di uccidere, ma di mettere a confronto, in un cimento leale, due anime: entrambi, praticando il Buon Combattimento, mettono in campo la loro virilità e la loro audacia, ed è un comunicare fra uomini. Un tempo, se tua moglie ti aveva tradito, potevi duellare. Non c'è bisogno di uccidere l'avversario, è sufficiente una prova fisica e di Coraggio in generale. Le contese sarebbero molto più sane se a dirimerle fosse l'Onore, non quello finto e crudele dei criminali, ma quello autentico, simbolico: l'uomo che subisce un reato, l'uomo che viene tradito, dovrebbe avere, per la mentalità degli Antichi, sia un aiuto legale (la Legge che decide per principio sociale chi ha torto) ma anche la possibilità di affrontare l'avversario cimentandosi individualmente. Il che per l'uomo è essenziale. Vale a dire: "Mi sta bene che la Legge giustamente tutela chi non arreca danno alla società, ma io voglio anche un gesto simbolico: voglio battere chi mi ha oltraggiato in un singolar tenzone, per sottolineare personalmente il mio valore.". Del resto, molti si affrontano: si affrontano gli atleti, si affrontano i politici, tutti si scontrano: perché non duellare per una donna? E il Duello ha regole precise, da concertarsi prima.

venerdì 23 aprile 2010

Lo Stile: che Guerriero sei e come orientarsi



Esistono vari stili nell'essere guerrieri. Qual è il tuo ideale di Guerriero? Il Cavaliere Errante? Il Cavaliere Templare? Sono due cose diverse, il primo è un avventuriero impetuoso, l'altro un custode di un Tempio. O forse ti ispiri al Cavaliere Jedi, disicplinato, elegante e abile, e soprattutto ispirato dalla ricerca interiore sulle vie della Forza. O magari ti senti più vicino al Barbaro, l'uomo delle montagne che vive di pochi valori schietti, e confida nella propria ascia, o spada potente. Esistono poi molti altri tipi di guerriero: il Samurai, il Pirata, l'Errante del Kung Fu (l'eroe cinese tipico, che va in giro con la sua casacca coi bottoni di corda e usa il suo stile di lotta dove capita). C'è il Cowboy, anche: il pistolero, come pure il Militare, altra forma guerriera. Insomma, nella Via del Guerriero c'è di tutto, dal Gladiatore a Zorro. E perfino all'interno dello stesso stile ci sono sfumature, come ad esempio differiscono Obi Wan Kenobi da Anakin Skywalker, per carattere, modo di combattere e idee. Occorre avere un riferimento, o più di uno: il protagonista de L'Ultimo Samurai unisce due archetipi: il Soldato e il Samurai, e il suo vantaggio è proprio questo, ragiona da occidentale e imbocca la Via del Samurai. Inoltre, bisogna capire qual è il tuo stile: c'è chi si trova bene a lottare con una elegante spada Jian cinese (il Destino Verde, per intenderci), chi ama la Katana e chi viceversa ci si sente scomodo per ché è portato per l'uso dell'Olisi, il doppio bastone rapidissimo del Kali filippino. Devi provare per comprendere! Come ognuno sceglie un'Arte Marziale, così si può scegliere bene anche la propria modalità di essere un combattente: magari pratichi con noia il Judo per due anni, e credi di non essere portato per la Via del Guerriero, invece magari sei un grande pistolero e "funzioni al meglio" vuotando caricatori. O magari sei un arciere! Tutt'è scoprirlo. Esistono dei modi 'oracolari' per orientarsi: tanto per cominciare, il Tema Astrale.
Il Tema include anche l'Angelo di Nascita, per cui alcuni Angeli natali inclinano maggiormente verso la Combattività. Parleremo magari in un altro post degli Angeli Guerrieri, è un argomento consistente e che merita un post a parte.
Nel Tema di Nascita, la posizione di alcuni Pianeti rivela che tipo di Guerriero si è, quali sono le doti, i difetti, le inclinazioni psicofisiche di un individuo. Ad esempio la posizione di MARTE può rivelare qualcosa su come funziona la nostra aggressività, e quindi che tipo di stile ci conviene adottare o scoprire. Bata un qualunque programma di Astrologia o un libro, per trovare il proprio Marte di Nascita. Se poi avete conoscenze un po' più ampie, potete guardare anche che aspetti forma Marte con gli altri Pianeti: Marte trigono a Luna, Marte quadrato a Luna eccetera. Sono termini tecnici, intanto basti sapere in che Segno sta. Nella lista che segue parlo di "Marte in...." intendendo ovviamente anche non solo Marte, ma pure forti valori in quel Segno o forti valori collegati. Ad esempio un Marte in Ariete ma supportato da forti aspetti con Saturno e Urano somiglierà un po' anche a Marte in Capricorno. Una persona che ha 4 pianeti in Scorpione, ma non Marte, avrà comunque qualche tratto anche di Marte in Scorpione. Un Marte trigono a Sole somiglierà anche a Marte in Leone. Così come una persona dei Pesci avrà qualcosa anche di Marte in Pesci, anche senza avere Marte lì.
Prendendo quindi questo schema con un certo beneficio di inventario, ecco:



MARTE IN ARIETE: è un Marte puro, da Torcia Umana dei Fantastici4, da corridore di Formula1. Una persona con Marte in Ariete, o forti valori Ariete, o col Sole in Ariete (i Segni caratterizzati da Marte lo manifestano anche avendo semplicemente il Sole, cioè il giorno di Nascita, in quel Segno), è facilmente portato per gli stili marziali più aggressivi e dinamici. Bene il Kendo, per quanto forse può trovarlo troppo rigido, monotono e disciplinato. Benissimo il Karate, la Boxe, la Kickboxing. Inoltre, ottimo per le Vie idealistiche, come la Cavalleria in sé per sé e le forme guerriere intese come Crociata personale.



MARTE IN TORO: l'Aggressività perde espansionismo aggressivo e diventa la difesa del giardino di casa. Marte in Toro, o il Toro in generale, vuole una grossa clava da battere sul palmo della mano davanti all'uscio domestico! Lo ha Bruce Willis, che è sì eroe d'Azione nel cinema, ma fateci caso, difende sempre la sua famiglia, la figlia, il nido, da padre premuroso. Buono il Judo, che richiede forza massiccia e non necessariamente scatto muscolare, dacché questo Marte non conferisce di per sé una muscolatura velocissima ma sicuramente forte, magari più da contadino prestante che da palestrato capace di grandi sacrifci dietetici e disciplina. Perfetto per l'approccio marziale da Judo "Io non mi muovo, sono una roccia, ma spostando un po' il baricentro faccio cadere a terra te e ti immobilizzo.".



MARTE IN GEMELLI: braccia, braccia, braccia! Tyson ha Marte in Gemelli, e anche alcuni maestri di Karate che conosco. Marte in Gemelli è tutto fiato e braccia veloci, buono per la Boxe e per i virtuosismi vari (WuShu acrobatico, Kali velocissimo, Gatka, Tiro con l'Arco....). Evitando però gli stili "massicci", e gli stili che richiedono troppa costanza di disciplina e allenamento. Bene il Tai Chi o il Kung Fu per via del Taoismo intrinseco. Buono anche per la speculazione sugli aspetti mentali e filosofici delle Arti Marziali. Per quanto riguarda l'approccio all'essere Guerriero, sicuramente più nomade e furfante che Cavaliere!



MARTE IN CANCRO: è difensivo e penalizza la muscolarità pura. E' il Marte dello scrittore-coraggio, del difensore dei deboli che è sensibile e poetico lui stesso. E' il Marte materno-difensivo, che può anche scatenarsi ma come fanno le femmine degli animali per proteggere i cuccioli. La spada la impugna giusto se lo vede come un gesto stilnovista. Buono per il Tai Chi, per gli stili fluidi e che richiedono morbidezza di movimenti. Anche se esistono casi in cui la nota corazzatura Cancerina impone ostentazione di forza, allora avremo il Cancro o il Marte in Cancro boxeur. culturista o agguerrito kickboxer - salvo poi essere gentile e Yin sotto! Non escludo inoltre la categoria del Guerriero Patriottico, che per quanto possa massacrare nemici, in fondo sempre una Casa e una Mamma difende. Altra versione: il praticante che, a prescindere da che stile segue, vede nel Dojo, nella Scuola Marziale, una casa.



MARTE IN LEONE: poco agonistico, molto esibizionista. E' forte e primeggia pure facilmente, ma lo stressa per principio il competere: meglio puntare su Scherma Scenica, Iaido, WuShu, Tai Chi: deve essere ammirato, e competere il meno possibile, e dar sfogo ad una immensa Energia vitale.
Inoltre, questo Marte è ottimo per tutto quanto concerne l'aspetto cavalleresco del Guerriero: il blasone, la Gloria, distinguersi per Onore e Lealtà....


MARTE IN VERGINE: ambiguo e complesso: un Marte non spiccatamente virile, ma pronto a diventare un grande tecnico. Magari non sarà Cavaliere in sé per sé (il più delle volte è troppo pragmatico e razionalista per essere un paladino), ma se si interessa, poniamo, di Scherma, saprà tutto del periodo storico a cui si ispira, e sarà realista nella scelta di costumi e stili di allenamento. Avremo quindi il marzialista scrupoloso, che si allena sapientemente, e magari associa alimentazione omeopatica e vitamine alla pratica marziale. Buono per le arti cinesi: Kung Fu e affini. Molti attori d'azione fisicanti e attenti al corpo hanno questo Marte qui: Sam Worthington e Brian Bosworth per dirne due.


MARTE IN BILANCIA: un Marte non-violento ma feroce nel difendere Equilibrio e Giustizia. E' perfetto per l'Aikido, dove la circolarità e la non-forza atterrano l'assalto violento. Buono anche per tutte le Arti Marziali estetiche, come lo Iaido, lo Shitaido e dove occorre destrezza elegante.
Buono anche per la forma fisica e la muscolarità esteticamente regolata. Fisicità si, ma col kimono pulito e un bel movimento: niente bestialità. E molto interesse per lotte sociali e principi morali nei rapporti interprersonali: l'Etichetta, il Rispetto, la Gentilezza, la Giustizia sociale. Consiglio l'esercizio a coppia.



MARTE IN SCORPIONE: è un Marte micidiale, che agisce anche se si ha il Sole nel Segno, in quanto è già di per sé segno marziano. Evoca l'immagine dell'assassino tremendo, quello che, come il Ninja o l'Assassino Arabo, uccide in modo astuto ed efficace. Mi viene in mente Bill di Kill Bill. Se prevale la nota misteriosa, avremo appunto il Ninja o l'esperto di tattiche di guerriglia (Krav Maga, sistemi di combattimento da Esercito), se prevale l'istrionismo avremo le Arti più pittoresche, come il Kendo coi suoi mascheroni antichi o la Scherma Medievale col suo sapore ferroso di Secoli Bui! Inoltre, essendo un Segno errante per natura, anche l'idea del Cavaliere Errante può addirsi a questa posizione, che sia occidentale o anche Nomade del Deserto.


MARTE IN SAGITTARIO: ovviamente, Tiro con l'Arco. Tutto ciò che slancia, spara, scaglia lontano: Giavellotto, Fioretto, Tiro al Piattello. E' un Marte sportivo, idealista, che vediamo facilmente nell'atleta entusiasta di muoversi, come un vero cavallo selvaggio, ma anche nel Guerriero Idealista, Cavaliere o Paladino di qualche causa. Evoca anche l'immagine country del Cowboy, a volte. Sconsiglio al Marte in Sagittario le vie dove serve troppa disciplina, perché è sportivo ma non scrupoloso, e non dà il meglio dove non può credere nella lotta, nella causa alla base della lotta. Si muove così veloce e così entusiasta, che come minimo deve crederci! Inoltre, non sono pochi gli atleti marziali con questo Marte, anche solo per amore dell'Esotico che caratterizza il Sagittario.



MARTE IN CAPRICORNO: è un Marte duro, micidiale e spietato, come Pai Mei. Ha in questo Segno la sua "esaltazione", cioè un patrocinio speciale. Ricorda Ghemon, i Samurai, i guerrieri che fra ferocia inflessibile e gesti tecnici arrivano a massacrare i nemici uno dopo l'altro. Ottimo per le Arti Marziali giapponesi, in quanto il Giappone è un popolo Capricorniano, ma in fondo anche il cinese 'Kung Fu' vuol dire Duro Lavoro, molto capricornianamente. Ma in generale è ottimo per tutte le Arti Marziali, anche per la Boxe, dato che spesso conferisce una muscolatura possente un po' da montanaro. Fra l'altro il Capricorno è associato all'Antico, all'Antiquariato, e potrebbe inclinare proprio al gusto delle armi antiche in sé. Unico neo, forse non brilla per fluidità ed elasticità, è un Marte da muscoli duri, tutto acciaioso, un po' Robocop: poco danzatore e molto netto. Come dice il motto del Karate: un colpo, una morte. Svariate le icone d'Azione con questo Marte.



MARTE IN AQUARIO: è un Marte che perde ferocia egopatica ma non perde crudeltà e attivismo: è il Marte dei ribelli, il che va dal Davide con la fionda al terrorista ideologico. L'unica via adatta, fra le Vie guerriere, per questo Marte, è forse la concezione orientale del Marziale. Nel Tai Chi, in qualche Arte esoterico/gimnosofista, questo Marte può trovare quel mix di stravaganza filosofica, olismo e ricerca interiore che lo soddisfa. Buono per la NonViolenza.



MARTE IN PESCI: un Marte che ha solo due scelte: o si sente e si accetta soft, poetico, poco aggressivo, oppure si trova un modo ideal/fiabesco per esprimersi. Avremo quindi o il mistico della Non-Violenza, o il Marzialista Spirituale (quello che dice che l'obiettivo è vincere Se Stesso), o il Cavaliere che agisce per romanticismo puro. E' molto relativo in base anche al resto del Tema, ad esempio un Pesci con Marte in Ariete, o un Ariete con Marte in Pesci, conteranno su un misto di qualità con un'aggiunta di Azione e Coraggio al carattere Pescino.

mercoledì 14 aprile 2010

L'Imperatore

Sotto i giorni dell'Angelo degli Imperatori Lelahel (15-20 Aprile) e con la benedizione del mio Angelo di Nascita Yelahiyah, introduco ora la Forma dell'Imperatore.
Una delle cose più facili da valorizzare con la pratica della spada, sono le qualità basilari di Animalità, Fisicità e Vigore. Già di per sé l'esercizio fisico valorizza il I Chakra: stimola le difese immunitarie, aumenta la salute del Sangue, incrementa i livelli di Testosterone, l'ormone virile. Entrare in contatto col Corpo e con l'Animalità per gli uomini è fallicità, vigore sessuale, desiderio, sensazione di saldezza e forza nitida; per le donne è nutrire il I Chakra attraverso le gambe, che prendono Energia dalla Madre Terra: è sensualità, è il Piacere, la corporeità della donna. I movimenti per il I Chakra (che nell'uomo nutrono anche il III e nella donna anche il II) sono adattabili in versione maschile e femminile, nei video li vedrete eseguiti da me, quindi avrete l'esempio maschile. In ogni caso, come dicevo, la Spada richiede una bella corporeità, contatto con i muscoli, le ossa, sentirli lavorare, e buona energia nelle gambe e nei piedi per muoversi correttamente. Inoltre, l'idea di difendere qualcosa (l'Onore, la propria donna, i figli, la propria terra...) fa lavorare splendidamente il I Chakra, a patto che non sia un difendere nevrotico, che al contrario rende schiavi di una sorta di viziosa egopatia materialista o possessiva in modo insano. Ma passiamo alla pratica:
1) Tutti gli esercizi e gesti che curano il I Chakra hanno in comune la presenza fisica, l'istintività e il possesso: gambe potenti, gesti netti, artigli che ghermiscono il suolo e la Vita. Se un esercizio ti fa sentire il sangue bello caldo e vigoroso nelle vene, e magari anche una certa eccitazione o allegria sessuale, stai agendo col I Chakra.
2) Gli esercizi al femminile, che vanno a interessare anche il II Chakra, sono morbidi, sensuali e comunicano un senso di più placido possesso del suolo e delle energie vitali.
3) Gli esercizi e i gesti di III Chakra sono tutti connotati da assertività, potenza, dominio.
4) Riscaldandosi prima, con un po' di ginnastica, l'esercizio funziona meglio.
5) le frasi di potere dell'Imperatore sono tutte assertive e sessualmente vigorose: ad esempio "Questo è mio!" - o "Io metto incinta la Vita!".
6) Nella pratica della spada con questa Forma, si deve entrare mentalmente nella dimensione della Tigre, del Leone, del Toro selvaggio se preferite, del'Ariete, del Lupo, della belva selvatica. Si deve immedesimarsi in un'Energia primitiva.
7) Formulare desideri prima dell'esercizio indirizza le energie verso una direzione voluta.

venerdì 9 aprile 2010

I Chakra della Donna e dell'Uomo: accenni tecnici



I Chakra hanno una loro logica di genere, diciamo: come il corpo ha delle qualità che il genere sessuale valorizza (con innumerevoli sfumature individuali ovviamente), come il petto, i fianchi, i lineamenti del viso, i lombi, le gambe e la muscolatura - allo stesso modo i chakra dell'uomo e della donna hanno delle differenze. In linea di massima, le donne hanno più attivi e potenti i chakra PARI (2°, 4°, 6°), gli uomini i DISPARI. Vale a dire che la donna-tipo ha sovrabbondanti e "in uscita": l'Emotività (II Chakra), il Cuore (IV), e l'Intuizione (VI); noi uomini invece abbiamo, a livello tipico, attivissimi l'Istinto Primario (I), il Potere Assertivo (III) e l'Espressione Comunicativa (V). Il VII Chakra, essendo la Corona, anche se è disparo comunque è un caso un po' a parte. Quindi noi uomini offriamo alle donne energia, forza volitiva e parole nitide e sincere, mentre le donne ci regalano benessere e stimolo a livello emotivo, vitale e intellettivo. Ovviamente esistono combinazioni varie: ci sono uomini coi chakra "femminilizzati" e viceversa, ma secondo i maggiori esperti tantrici, per quanto complementari, due persone coi chakra troppo invertiti rispetto all'archetipo risultano quasi sempre scontente finché non si danno un'armonia più consona al loro genere. Vale a dire: in fin dei conti un uomo virile ed una donna femminile risultano pienamente soddisfatti e soddisfacenti in un amore. Con sfumature, ma in linea di massima è così. Quindi la donna dinamica e forte, con un III Chakra "grosso così", sarà magari portata a cercarsi un partner dolce e tranquillo (per compensazione e incastro), ma sarà ancora più soddisfatta se troverà un uomo così mascolino e ancora più forte di lei, da farla sentire donna. Tradotto in un ulterio esempio: la leonessa non è che siccome è forte va col coniglio, la leonessa va col leone che è ancora più belva di lei! Anche un maestro degli anni '70, Takin Kung, disse che la Donna è attiva nel Cuore e riceve Energia dal Sesso; l'Uomo invece è attivo sessualmente e riceve Vita dal Cuore di lei: ecco perché la Donna ispira l'Uomo e gli dà un senso per vivere, e l'Uomo brama la Donna. Infatti l'Uomo produce Seme e la Donna produce Latte, lei ha il seno sporgente e lui il sesso sporgente. La vignetta comica qui a fianco rende bene l'idea! La Verità spesso è in ciò che fa ridere. Allora vediamo due casi come esempio:



- un uomo che soffre di senso di inferiorità nei confronti della moglie più capace e con migliore stipendio: innanzi tutto, ferita al I Chakra per sensazione di precarietà della propria posizione materiale e del territorio (dipende dalla moglie!); conseguenza: possibili disturbi di erezione e di autostima. L'ansia da prestazione sessuale ("almeno devo essere un buon amante") unita alla mancanza di realizzazione e di ricompensa, possono causare o aggravare i disturbi al I Chakra. Anche il II funziona male perché è legato al rapporto affettivo. Il III chiaramente non ha modo di funzionare bene, dacché non si sente assertivo: ulcera, cattiva digestione. Guarisce quando inizia a farsi valere, a fare il padre, l'uomo, senza compromessi immaturi: questo 1) aumenta la sua produzione ormonale e la salute del suo seme: I e III Chakra lavorano insieme, valorizzandosi a vicenda fra assertività e vigore fisico che si alimentano a vicenda; 2) elimina l'ansia coi primi successi sessuali e comunque, anche con un po' di ansia residua, permette di superarla con l'aumento di energia e di ispirazione.

- una donna che si sente esclusa dalla vita della famiglia per un litigio: V Chakra leso, la tiroide accusa cenni di squilibri. Si sente esclusa in quanto stupida e non si fa una ragione del fatto, perché sua sorella, meno affettuosa di lei, non ha gli stessi problemi: blocco al VI Chakra. Mal di testa, problemi di comprensione. Si sente vittima dell'ingratitudine: danno al I Chakra. Guarisce quando formula bene le sue ragioni (V), si spiega alcune cose della sua famiglia che non aveva capito (VI), e pretende le sue ricompense (I).

- un bambino che intuisce un rapporto finto fra i genitori, ma per non crederli imperfetti finge di credere che lui è stupido e non si accorge (lesione al VI Chakra). Questo gli sa inconsciamente di tradimento a se stesso, oppure può sentire di tradire la fiducia dei suoi (IV). Inoltre, il sentirsi in una famiglia che non lo coinvolge e che alimenta rapporti finti può ledere anche il V: faringite, insieme al VI anche qualche problema di vista. Guarisce quando regola la propria percezione dei genitori e il proprio ruolo in famiglia, magari aiutando i genitori o prendendo le parti a uno di loro.

mercoledì 7 aprile 2010

Agire con i chakra


I 7 Chakra principali sono quei delicati e affascinanti organi spirituali sul cui asse è strutturato il Corpo, e l'Io, con tutte le funzioni psicofisiche connesse. A livello medico-anatomico, possono facilmente essere associati alle grandi ghiandole del corpo: Tiroide, Prostata, Ipofisi e così via. Nella Psicologia degli Antichi, ben prima della nascita accademica delle scienze psicosomatiche, qualsiasi disturbo veniva fatto risalire ad un trauma o auno squilibrio energetico a uno o più chakra, dato che ognuno di questi centri vitali può funzionare bene, troppo o troppo poco, e di qui varie malattie e fastidi sia mentali che fisici. L'idea che i traumi siano l'origine dei mali del resto non è nata soltanto con Freud, ma anzi, come speiga bene Igor Sibaldi nei suoi libri, sembra che la radice aramaica della parola "peccato" (HETE) indichi precisamente un trauma, un blocco dell'Energia (HE) che trova una resistenza o un coperchio nel suo voler traboccare. Quando Gesù dice "Sei guarito perché i tuoi peccati sono stati perdonati", testualmente a volerlo leggere per com'è scritto ebraicamente dice "Sei guarito perché i tuoi traumi / blocchi energetici si sono sciolti". Ma per questo rimando ai libri di Sibaldi, che l'ha spiegato con dovizia di particolari e di filologia finissima. Vediamo quindi quali sono i 7 Chakra maggiori, e che cosa li traumatizza (li studieremo poi più dettagliatamente a seguire, per ora solo un sunto orientativo):

- I Chakra: la Radice. Elemento Terra, rappresenta la Fisicità, l'Animalità primaria e l'Istinto. Corrisponde al plesso sacrale, osso sacro, prostata, corpi cavernosi, perineo e anche tutto ciò che è 'rosso' e denso nel corpo: sangue, ossa, le gambe (il I Chakra sta fra le gambe), i denti, le articolazioni. Secondo alcuni anche i reni e le surrenali. E' la sede dell'Economia di Vita, ossia dell'equilibrio fra Dare e Ricevere: lo ledono le delusioni, gli stoicismi immotivati, i sacrfici inutili, e tutti i cattivi rapporti col Godimento, sia che si tratti di astinenza forzata, sia che si tratti di ingordigia viziosa. E' un chakra sensuale ma in senso animale e rustico, non in senso romantico o emotivo (quello è il II). I disturbi annessi sono artrosi, anemia, carie, emorroidi, cistite, prostatite, impotenza, debolezza, scarsa agilità, problemi alle gambe. Non a caso sono tutti disturbi tipici dell'anziano: infatti l'anziano ha accumulato facilmente delusioni e sacrifici nella vita, e quindi è frequente che accusi disturbi al I Chakra.

- II Chakra: Elemento Acqua, rappresenta l'Emotività, la generazione delle cellule che danno la Vita, i legami affettivi e la Casa. Corrisponde al plesso lombare e alle gonadi: infatti i testicoli, benché siano esteriormente più in basso, dal punto di vista nervoso fanno capo a un plesso che sta all'altezza delle ovaie e dei reni. E' un'area molto collegata al discernimento, al filtraggio, al decidere cosa tenere cosa no (i reni lo fanno, il bacino dirige molti movimenti del corpo, e così via). Inoltre, nelle donne ospita l'utero. Pertanto, il II Chakra elabora i sentimenti, gli attaccamenti emotivi e le decisioni prese con la pancia (è provato che a livello cerebrale le decisioni etiche interessano non le aree razionali, ma le aree emotive). E' un chakra sensuale in quanto ovviamente presiede alle gonadi e alla percezione emotiva dell'Amore. Lo lede tutto ciò che mina la decisionalità, la libertà interiore, il discernimento e tutti i conflitti emotivi o di legame. Tipici disturbi: frigidità, impotenza, calcoli, colite, malattie dell'utero, sterilità, ritenzione idrica, cisti acquee, anomalie ormonali, aberrazioni sessuali... Specialmente, quando si ha un disturbo al II Chakra la questione fondamentale è una castrazione o un blocco della libertà in qualche ambito.

- III Chakra: Elemento Fuoco, l'Assertività Personale. E' il Chakra digestivo: stomaco, fegato, pancreas, bile. Il III Chakra è la qualità dell'essere assertivi, netti, forti, autorevoli e sicuri delle proprie idee personali. Avere fegato, si dice infatti. Questo Chakra è leso da tutto ciò che offende la nostra forza personale, autonoma: non decidere nel gruppo, abdicare la propria autonomia, non farsi rispettare, non saper fare le cose da soli (nel senso buono di 'autonomi', non di 'solitudine'): l'alcolismo è infatti un tipico disturbo da III Chakra ipofunzionante, caratteristico di chi teme la solitudine o si sente solo e imbelle. Patologie: ulcera gastrica, prolasso del ventre al livello dello stomaco (la pancia da bevitore), cattiva digestione, squilibri termici del corpo. Vedremo che sul III Chakra fanno miracoli le Arti Marziali, fra l'altro.

- IV Chakra: il Cuore. Elemento Aria (i polmoni sono le ali del cuore), governa appunto il torace, le spalle, il sistema cuore-polmoni, il timo, la circolazione sanguigna. Il Chakra del Cuore ospita anche la scintilla divina primaria, l'Atomo Perfetto contenuto nel cuore. E' la sede dell'Amore Universale, da cui partono sogni, desideri, progetti potenti, e il Coraggio che come abbiamo visto ha già nel nome la radice "Cuore". Lo ledono tutte le forme di tradimento: fatto, subìto, assistito senza averlo elaborato bene. Tradire anche un sogno, un'idea, qualsiasi cosa, lede questo Chakra. In generale, la delusione su progetti di Vita importanti e le ferite affettive. Malattie: tutte quelle del cuore e dei polmoni, e del timo: il timo ha un ruolo centrale nella funzione immunitaria, per cui tutti i disturbi immunitari fanno spesso capo ad un trauma al IV Chakra.

- V Chakra: l'Espressione, Elemento Suono. E' il Chakra della Gola: tiroide, faringe, laringe, lingua, cavo orale, collo, e anche gli occhi (chi soffre di tiroide manifesta occhi sporgenti). In effetti gola e occhi hanno in comune una cosa: mettono a fuoco. Cioè, come la gola e la lingua mettono a fuoco l'Aria polmonare formulando parole, le pupille mettono a fuoco la Luce. E' la nostra capacità di formulare bene i moti dell'animo: lo ledono le forme di mancata comunicazione, mancata formulazione, e anche l'essere tagliati fuori da un ambito che invece ci interesserebbe. I bambini spesso hanno disturbi infantili come orecchioni, tosse, laringite, ecc., proprio perché non riescono a farsi capire bene o si sentono spettatori non partecipanti delle liti fra parenti. Ovviamente ogni forma di menzogna danneggia questo centro. Il Canto e la formulazione dei desideri (stile Aladino) fanno realmente miracoli su questo Chakra).

- VI Chakra: l'Intelligenza e l'Intuizione. E' il famoso Terzo Occhio, Elemento Luce. Governa la facoltà di intuire pienamente, globalmente, le cose e i nessi fra le cose. Presiede alla funzione visiva, occhi, cervello, nuca, ipofisi, fronte. Lo ledono tutte le situazioni che fanno sentire stupidi, ottusi, il rifiuto di intuizioni giuste e le delusioni che oltraggiano la nostra 'autostima intellettuale', dalle bocciature al "sei un deficiente" detto da un genitore e che può restare come una sorta di legge impressa nella mente del bambino (che per non scontentare tale imperativo, vivrà da deficiente anche da adulto finché non si accorgerà della fallibilità del genitore). Sintomi da trauma: mal di testa, problemi visivi, difficoltà a esprimere globalmente i concetti, ad afferrare al volo le idee, a fare gli esempi.

- VII Chakra: il Loto dai Mille Petali, la Corona. E' il Chakra della sommità del capo, il complementare del I. Rappresenta il radicamento divino, il collegamento alle ispirazioni superiori, l'antenna dello Spirito. Fisicament epuò essere associato all'epifisi, la ghiandola cerebrale che percepisce la Luce e regola la melatonina e i ritmi circadiani. E' leso da tutto ciò che aliena: situazioni angoscianti, panico, orrore, terrore, vista di cose inaccettabili o non elaborabili (come può essere anche un cadavere per un bambino). Perfino un'anestesia malriuscita, e quindi lo svegliarsi sotto i ferri, può creare un disturbo al VII Chakra (è spaventoso vedersi operare!). Sintomi da trauma: fobie, psicosi, disturbi psichici, scarso equilibrio e agilità fisici, sguardo spento o vago. La Meditazione, seguire la Vocazione e le ispirazioni guariscono e magnificano questo Chakra.

ORA, tutto ciò si collega all'Antico Codice e alle Arti Marziali e all'Astrologia perché i Chakra sono connessi ai Pianeti e alle forze astrali (i Segni governano 12 regioni del Corpo), e tramite esercizi marziali possiamo allineare i Chakra sulle giuste frequenze. Infatti è vero che i Chakra modulano i nostri atteggiamenti, i nostri ormoni ecc., ma parimenti possiamo sintonizzarci con loro per aumentare, ritrovare o sentire meglio la Salute dei 7 Chakra. Vedremo presto come.

martedì 6 aprile 2010

L'Antico codice oggi


Seguire l'Antico Codice oggi non è meramente nostalgia: è semplicemente una scelta di autenticità. C'è sempre un momento in cui un uomo sente il bisogno di attivare il Guerriero: può farlo emergere una situazione, una persona o una vocazione improvvisa, o magari un libro. Ma a prescindere dagli espedienti che il Destino usa, l'importante è scegliere l'Autenticità: i bambini giocano agli eroi perché il Regno dei Cieli è proprio così, vuole gente così, come disse il Maestro Gesù! Il quale, infatti, porta sempre esempi ispirati alla Natura, alla Vita Selvatica, nelle sue parabole: non solo perché si rivolgeva a pescatori incolti, ma perché nel Selvatico c'è l'autenticità. Essere autentici è un problema per coloro che si identificano distrattamente con ciò che viene imposto dall'entropia dell'epoca in cui vivono. Non è una questione di "epoca storica giusta" o "epoca storica sbagliata": ogni periodo ha i suoi pro e contro, ad esempio nel Medioevo c'era la Cavalleria ma anche la Peste Nera e meno democrazia; nell'Antica Grecia c'erano i filosofi ma anche alcune forme di pedofilia istituzionalizzata; oggi c'è Internet per scrivere Antico Codice ma ci sono anche alcuni problemi! E i problemi moderni ormai non sono più quelli di qualche decennio fa: non è più la tirannia della famiglia (a volte pare che siano rimasti solo i gay a voler mettere su famiglia!), o la tirannia religiosa (nemmeno i cattolici obbediscono del tutto al Papa, e ci sono diritti religiosi per tutti), o la censura (non esiste più la censura da noi!), o l'oppressione del potere (oggi uno può fare un film contro un presidente senza essere colpito). Uno dei maggiori problemi dell'era moderna è il cosiddetto Consumismo, che non è solo avidità (quella c'è in ogni epoca), o materialismo (quello anche c'è sempre stato), o conformismo (idem): è sostanzialmente identificare l'Uomo con l'idea di uomo offerta dalla Civiltà dei Prodotti. Una civiltà dei prodotti è una civiltà in cui l'impianto burocratico, tecnicista, razionalista, è così sviluppato da oscurare l'anima delle cose. Vale a dire: all'uomo serve non tanto il caffé in sé per sé, quanto gli amici del bar e la barista carina. Nella civiltà dei prodotti, invece, viene prodotto così tanto caffé - simbolicamente, è una metafora - e vengono messi in giro tanti distributori di caffé automatici, che il baretto viene surclassato. Idem per la Sessualità: la civiltà in cui viviamo va in giro per il Mondo a portare il Preservativo come se fosse il Verbo, ti fanno pubblicità di preservativi, pillole per non restare incinta, pillole per abortire, pillole per ogni esigenza, ma.... Eros? E' come una famiglia nevrotica che ha un figlio piccolo, riempie la macchina di port-enfant, biberon, antibiotici, poi partono per le vacanze e si sono scordati il pupo a casa! Qualche antibiotico in meno, qualche congegno in meno e magari ricordarsi il bimbo è meglio! Siamo in una cultura dove tutto diventa dibattito, e dove tutto sommato quando ti sembra di essere libero è più anonimato o menefreghismo che non libertà autentica. La ragazzetta crede di essere libera perché può comprarsi la consumazione del sabato sera per ubriacarsi agevolmente, e magari se qualcuno la molesta ci saranno numeri verdi antiviolenza, sensibilizzazioni scolastiche, o magari un piccolo bus per portare a casa i sedicenni storditi: tutte cose che la società dei prodotti fa e disfa continuamente. Ma chi è libero? E' quello che ha bisogno di pubblicità progresso che pazientemente gli dicono di evitare se può di ubriacarsi o drogarsi o violentare le coetanee? O la ragazza che il sabato vanta una cartucciera di preservativi in borsa e poi frigna che non trova il Principe Azzurro? O sono liberi piuttosto la donna che non si vergogna del proprio cuore e l'uomo che si pone da vero uomo, da amante e da audace nei confronti della ragazza? Ecco, allora occorre ricordare all'uomo moderno che, a prescindere dall'essere nostalgici, conservatori o naturalisti, seguire l'Antico Codice significa essere onesti con la propria Anima selvatica: fare l'amore a prescindere dalle disquisizioni sociologiche su presevrativo, pillola, diritti, costumi, progressismo, Chiesa, laicismo, famiglia sì, famiglia no, gay sì gay no, ehi...! Vogliamo fare l'amore o siamo rincoglioniti dai dibattiti televisivi? Il profilattico è un oggetto, uno strumento, punto. Non è un vessillo ideologico. Seguire l'Antico Codice significa dedicarsi all'essere Guerriero a prescindere da pacifismo, militarismo, guerre, guerre fredde, guerre economiche, violenza non violenza, questo e quello. Seguire l'Antico codice significa proteggere la propria donna non per complicati diritti femminili, o questioni cavillose riguardo alla coppia o alla situazione della donna nel 2010, ma per un imperativo innato che stabilisce che l'uomo di valore è generoso e appassionato con la propria donna, la difende e non compie abusi e viltà contro le donne per il motivo più lineare e meno cervellotico: l'Onore, il comportarsi da individuo forte e saldo. Tanto basta. Con buona pace di tutti i dibattiti che possono nascere sulla coppia, sul genere sessuale e sui ruoli, in un'epoca in cui anche il solo genere sessuale è un argomento dibattuto sotto l'ombra del timore di essere sessisti, misteriosa minaccia simile all'Uomo Nero dei bambini. L'Antico Codice ride delle fisime che vogliono forzare il Cuore umano: ciò che è naturale si tocca con mano.